A partire dal 2 gennaio 2024 il Parco archeologico di Sepino avrà un unico titolo di accesso per l’area archeologica e per il Museo della città e del territorio. Il biglietto intero avrà un costo di 10 euro.
I ragazzi fino all’età di 18 anni non pagano, ci sarà inoltre una riduzione a 2 euro per i cittadini della comunità europea di età compresa tra 18 e 25 anni. Numerose – ricorda inoltre il direttore del Parco Enrico Rinaldi – sono le gratuità previste dal ministero della Cultura per agevolare il più possibile l’accesso dei cittadini al Patrimonio (https://www.beniculturali.it/agevolazioni).
È prevista anche la possibilità di acquistare una Fidelity Card (Carta Fedeltà) nominale, al costo di 20 euro, che permetterà ai visitatori di accedere per un intero anno solare. «Uno strumento che consentirà a tutti coloro che hanno stabilito un legame affettivo e identitario con Sepino, di continuare a frequentarlo con assiduità contribuendo alla sua cura costante, e di vigilare sulla qualità dei servizi offerti», sempre le parole di Rinaldi.
Il biglietto potrà essere acquistato in loco, con carte di pagamento o banconote, presso i due punti di biglietteria presenti nell’area uffici di Porta Terravecchia e presso il Museo della città e del territorio, oppure potrà essere acquistato tramite l’app Musei Italiani (https://www.museiitaliani.it/acquista-biglietto), con successiva validazione a cura del personale di accoglienza e vigilanza del Parco.
«Dalla sua effettiva entrata in funzione, grazie all’abnegazione e all’impegno quotidiano del personale tecnico-scientifico e amministrativo, alla dedizione e alla gentilezza del personale di accoglienza e vigilanza, il Parco – sintetizza il suo direttore – sta portando avanti molte sfide, tra cui il ripristino del decoro, la cura del verde e del patrimonio archeologico e architettonico, la creazione di un’immagine coordinata, eventi e strategie di promozione e comunicazione, attività di ricerca e studi di fattibilità legati all’accessibilità esterna e interna del Parco, progetti di valorizzazione che faranno di Sepino un luogo inclusivo attento alle esigenze e ai linguaggi di tutti i diversi pubblici».
L’istituzione di un biglietto di ingresso sta provocando polemiche, come spesso accade in questi casi soprattutto sui social. Vero che Altilia debba essere valorizzata e potenziata con tutti i servizi necessari ad attirare i turisti. Ma è anche vero che l’istituzione del Parco è finalizzata proprio a questo. E di certo al Colosseo o alla Reggia di Caserta non si entra gratis.
«L’istituzione di un biglietto di ingresso, oltre a riconoscere lo straordinario valore storico-archeologico e culturale del sito, consentirà al Parco archeologico di Sepino – conclude Rinaldi – di allinearsi ai luoghi di eccellenza che compongono il complesso e articolato Sistema Museale Nazionale e di adeguarsi agli standard europei, consentendo di contribuire in parte al mantenimento del sito e al miglioramento dei servizi al pubblico».