Se il 2022 è stato un anno in ripresa per le costruzioni, il 2023 invece si chiude in chiaroscuro, con una leggera flessione dei volumi d’affari. Colpa del fatto che gli incentivi fiscali che avevano trainato l’attività l’anno scorso, in quello che si sta chiudendo non sono stati rinnovati.
Nel consueto appuntamento organizzato ieri mattina con la stampa per tracciare il bilancio, il presidente di Acem Ance Corrado Di Niro ha ribadito soprattutto la delusione per la mancata proroga del Superbonus (ma le dichiarazioni sono antecedenti all’accordo raggiunto in maggioranza su una misura ad hoc per la sanatoria, ndr).
«È stato un anno vissuto sul riflesso del 2022, perché a seguito degli incentivi fiscali e dei fondi del Pnrr abbiamo proseguito i nostri cantieri, anche se c’è stata una piccola flessione. Siamo rimasti un po’ delusi perché a fine anno ci aspettavamo una proroga del Superbonus o quanto meno qualcosa che ci potesse consentire di andare avanti con i cantieri già aperti. Come potete vedere in giro, ci sono tanti fabbricati con i ponteggi montati che devono essere ultimati», ha sottolineato Di Niro. Altrimenti, ha più volte lanciato l’allarme in questi mesi l’associazione dei costruttori, condomini, aziende e indotto avrebbero seri problemi.
Si tratterebbe di lavori per circa 600 milioni di euro, una boccata d’ossigeno consistente per economia molisana, se si considera che l’edilizia vale il 12% del Pil regionale.
«Mi aspetto un miracolo – ha proseguito Di Niro – che ci permetta di sbloccare i crediti presenti nei cassetti fiscali e avere certezze sui progetti del Pnrr perché se saranno finanziati con risorse Fsc e fondi strutturali della Regione avremo grosse difficoltà». Queste risorse, ancora le parole del presidente dell’associazione di categoria, hanno tutto un altro percorso burocratico per essere spese.
Di Niro e il direttore di Acem Ance Gino Di Renzo hanno anche evidenziato l’importanza di aver ottenuto un prezzario aggiornato regionale per le opere pubbliche, di tutelare le imprese del territorio in vista dei lavori del Pnrr e di formare nuova forza lavoro.
«Il settore dell’edilizia è stato da sempre trainante per questa regione e sicuramente per tutta Italia. Se ci lasciano lavorare con tranquillità, con finanziamenti certi e con pagamenti certi potremmo dare il nostro contributo. Altrimenti – ha concluso Di Niro – ci sono grosse difficoltà ad andare avanti».