Il “peso” dei contenziosi relativi alla sanità in Molise è ancora da record rispetto alla media nazionale. Nel 2023 i ricorsi al Tar riguardanti questo settore hanno rappresentato il 18% del totale delle “sopravvenienze”. Complessivamente invece le istanze l’anno scorso sono diminuite, ed è la quinta volta consecutiva, eguagliando il minimo storico del 2012: 341 i nuovi ricorsi del 2023, 339 quelli di 12 anni fa.
L’arretrato è rimasto pressoché stabile. Le pendenze, al 31 dicembre 2023, sono 632. Un anno prima erano 635. Ma, ha sottolineato il presidente Nicola Gaviano nella sua relazione per l’inaugurazione dell’anno giudiziario, c’è una buona notizia. Dal 1 giugno scorso sono stati assegnati al Tribunale amministrativo tre magistrati, colmando così la lacuna che c’era in organico. Per molti motivi organizzativi, solo dal 1 novembre il Tar opera a pieno ritmo. Ma se potrà «conservare la propria attuale dotazione di pieno organico sarà in condizione di ridurre rapidamente l’arretrato».
Alla cerimonia che si è svolta nell’aula magna del Convitto Mario Pagano hanno partecipato le autorità politiche e istituzionali, i vertici della magistratura, dell’avvocatura e delle forze dell’ordine, i rappresentanti del partenariato sociale ed economico.
Nei numeri e nelle considerazioni di Gaviano, lo spaccato del Molise che si rivolge alla magistratura amministrativa per la tutela dei propri interessi legittimi. Dei 341 nuovi ricorsi depositati nel 2023, 16 hanno riguardato la materia degli stranieri. Questa voce, dopo l’apice di 100 affari toccato sei anni fa, ha fatto segnare da ultimo una ripresa, dopo il consuntivo di dieci ricorsi nel 2022. Il leggero incremento, ha evidenziato il presidente del Tar, è probabilmente riconducibile anche alle maggiori difficoltà di interpretazione della normativa di settore ricollegabili all’avvento del decreto Cutro.
La parte del leone, come già rilevato, la fa la sanità: 62 ricorsi, il 18% del totale. C’è stato però un distacco rispetto al 2022 (87 ricorsi, il 25% del totale). L’incidenza rimane comunque «incomparabilmente superiore al corrispondente dato nazionale (…), che nel 2022 corrispondeva a una quota di appena il 4,6% del contenzioso globale, e nel 2023, pur accresciutosi, rimane contenuto sul 6%», un terzo del valore del contesto molisano. Rispetto a un anno fa, Gaviano ha messo in evidenza che «si riscontrano però segni di avvio di un possibile processo di distensione nei rapporti tra gli attori istituzionali e almeno alcuni degli operatori e un cambio di clima è sicuramente congeniale a una più proficua cooperazione in questa cruciale area per la collettività».
Per quanto riguarda gli altri settori di competenza del Tar: 25 i ricorsi in materia di impiego, 32 in edilizia e urbanistica, 26 per gli appalti.
Inoltre, 344 i ricorsi definiti, 266 le sentenze ordinarie e 39 quelle semplificate.
ritai