Sessantasei sentenze, 15 ordinanze in materia di contabilità pubblica e pensionistica, settore quest’ultimo in cui i giudizi vanno progressivamente riducendosi, con l’ormai fisiologica scomparsa di quelli di guerra.
Sono i numeri dell’attività svolta della Sezione giurisdizionale della Corte dei conti nel 2023 illustrati nella relazione del presidente Maurizio Stanco che ha aperto l’inaugurazione dell’anno giudiziario. Alla presenza delle massime autorità istituzionali e politiche, dei vertici delle forze dell’ordine e militari, dei rappresentanti degli enti pubblici e del partenariato economico e sociale la cerimonia si è svolta nell’auditorium di Palazzo Gil a Campobasso.
Corposa anche l’attività della procura regionale erariale. A capo dell’ufficio da qualche mese c’è Antonio D’Amato che ha sintetizzato quali saranno le linee di priorità del 2024 in ossequio alle indicazioni della procura generale. Osservati speciali, gli investimenti a valere sul Pnrr. «L’attività dell’Ufficio – si legge nella relazione – valorizzerà ed avrà come priorità eventuali fattispecie dannose in materia di appalti, di frodi, di erogazioni di finanziamenti pubblici, di gestione di beni patrimoniali o demaniali, soprattutto quelle coinvolte direttamente nel Pnrr». Queste istruttorie saranno ritenute prioritarie.
Fari puntati anche sulla sanità, ha aggiunto D’Amato, con procedimenti anche delicati in itinere.
Servizio sanitario nel mirino anche della Sezione di controllo. Lo ha confermato la presidente Lucilla Valente nel suo intervento, riassumendo anche la “vexata quaestio” della mancata parifica dei consuntivi della Regione. Il giudizio sul rendiconto 2002 è stato sospeso in attesa delle decisioni della Corte costituzionale davanti a cui sia la presidenza del Consiglio dei ministri sia la Corte dei conti del Molise hanno impugnato i precedenti atti di Palazzo Vitale.
Tornando ai numeri dell’attività, tra la fine del 2022 e la fine del 2023 il numero dei fascicoli pendenti alla Corte dei Conti del Molise è sceso da 2.479 a 2.055. Sono stati aperti 644 procedimenti istruttori, effettuate 561 richieste istruttorie, disposte 985 archiviazioni, formulati 29 inviti a dedurre per un totale di 41 presunti responsabili, è stato promosso un sequestro conservativo in corso di causa a garanzia del credito. A seguito di sentenze di primo e secondo grado nell’anno appena concluso sono stati recuperati 848mila euro.
Decine i casi di responsabilità citati nella relazione del procuratore D’Amato: dal dipendente accusato di assenteismo alle fattispecie di peculato e fino alla vicenda del Termoli Jet, il catamarano che fu acquistato dalla Regione Molise e che doveva collegare Termoli alla Croazia.
Tra le vicende spicca quella di un insegnante di una scuola pubblica della regione che non aveva mai conseguito la laurea, ma aveva ottenuto un periodo di assunzione dopo aver presentato false dichiarazioni (danno contestato per oltre 41mila euro, pari agli stipendi ricevuti).
Sul fronte sanitario ci sono poi casi da decine di migliaia di euro relativi all’affidamento di incarichi con contratti di collaborazione in violazione della legge (l’amministrazione danneggiata è l’Asrem). Per quanto riguarda l’illecito utilizzo dei fondi a disposizione dei gruppi consiliari della Regione c’è la condanna di un ex capogruppo (i fatti si riferiscono al periodo 2007-2009) a cui è stata inflitta una condanna per oltre 50mila euro e quella ben più consistente (228mila euro) a un altro ex capogruppo (periodo 2007-2011). Infine, il danno di immagine subito dalla Regione per via del reato di peculato, riconosciuto con sentenza definitiva della Corte di appello di Campobasso, commesso da un ex presidente del Consiglio regionale (20mila euro di condanna).