Il 1 gennaio 2023 i residenti in Molise erano 290.636. Dodici mesi dopo, 289.413.
L’Istat ha pubblicato i numeri provvisori dell’anno che si è chiuso tre mesi fa. E ancora una volta per la XX Regione sono nefasti. Oltre 1.200 (1.223) residenti in meno nel complesso. Un saldo naturale che segna -2.236: 3.897 i morti e 1.661 i nuovi nati. Negativo anche il cosiddetto saldo interno, vale a dire i trasferimenti in altre regioni italiane (o da altri territori nazionali in Molise): se ne sono andati in 6.955 e ne sono arrivati in 5.569 (-1386).
Unica nota positiva, la differenza fra i molisani che sono andati a vivere all’estero (1.003) e invece gli stranieri (3.402) che hanno scelto il Molise per studiare, lavorare o come approdo sicuro: +2.399. Si tratta dei migranti che giungono dalle rotte mediterranee e più tradizionali. Ma anche – il fenomeno è molto percepito nelle città e anche nei piccoli centri – dei tanti giovani sudamericani, in particolare argentini, magari con origini italiane, che costretti dalle condizioni economiche del proprio Paese a emigrare, hanno trovato in regione le condizioni migliori (anche in termini di costo degli affitti e della vita in generale) per cominciare a costruirsi un futuro più stabile e “guadagnarsi” la cittadinanza italiana. Quindi il lasciapassare per l’intera Unione europea.
L’Istat ha approfondito anche altri spunti nel report “Indicatori demografici 2023”. Anche in questo caso, nulla di incoraggiante. A partire dal tasso di fecondità, pari a 1,1 figli per ogni donna, che è rimasto invariato rispetto all’anno precedente. La media nazionale non è molto diversa: 1,2.
L’età media dei molisani inoltre è di 48,1 anni. La popolazione da 0 a 14 anni rappresenta il 10,6% del totale, la fascia da 15 a 64 anni il 62,7%, gli over 65 rappresentano il 26,7% degli abitanti. Infine, nel 2023 la speranza di vita alla nascita è di 80 anni per gli uomini (+0,4 rispetto al 2022), 84,9 per le donne (+0,5).
