L’ Agenzia per l’erogazione in Agricoltura ha predisposto il pagamento di circa 11,5 milioni di euro (pari circa al 70% delle aziende interessate) e così ripartiti: 2,4 milioni di euro per 432 domande di aziende che hanno aderito all’intervento “Produzione integrata”, ha avviato le procedure per altre due ulteriori liquidazioni, una di oltre 5 milioni di euro a favore di 1.859 aziende che hanno aderito all’intervento “Indennità compensativa” e l’altra di quasi 3,8 milioni di euro a beneficio di 465 domande presentate dalle aziende inerenti all’intervento “Agricoltura biologica”.
Lo fa sapere l’assessorato regionale all’Agricolture che aggiunge: la liquidazione delle domande ancora inevase, perché presentano anomalie, avverrà nei prossimi giorni dopo le correzioni necessarie.
«Numeri importanti che sono il frutto di un sinergico impegno con le rappresentanze del settore agricolo e la struttura regionale – ha dichiarato l’assessore Salvatore Micone – circa la necessità di dover garantire un pagamento adeguato alle aziende agricole anche in considerazione all’enorme divario registrato tra le risorse disponibili e le richieste pervenute. La precedente programmazione aveva predisposto una disponibilità pari a 10 milioni per l’Agricoltura integrata e 29,3 milioni per l’Indennità compensativa, a fronte delle quali vi sono richieste rispettivamente pari a 8,3 milioni e 8,7 milioni che, sviluppati per l’intero periodo, risultano, rispettivamente, pari a euro 41,5 milioni e 43,5 milioni, per un totale di 85 milioni, a fronte dei 39 disponibili in totale. Dopo accurati studi e approfondimenti condivisi e argomentati con le associazioni agricole, la struttura regionale ha avanzato la proposta tecnica, votata all’unanimità nel tavolo di concertazione dalle stesse associazioni di categoria, di tagliare massimo al 20% il premio relativo alle misure “Agricoltura integrata” e “Indennità compensativa” e introdurre il criterio della incompatibilità tra le due misure, a far data dall’annualità in corso, precisando che il numero delle aziende coinvolte in questa manovra sarebbe di 800 su 4.000 complessive operanti in regione».
Una soluzione, ancora le parole di Micone, che consentirebbe la copertura finanziaria di tutta la programmazione per gli agricoltori garantendo la ripartizione delle risorse disponibili su cinque annualità. «Ancora una volta, ciò vuole essere un impegno concreto della Regione ed un’assunzione di responsabilità nel lavoro da fare, nelle decisioni da prendere, sempre in maniera costruttiva e programmatica. Perché, seppur i numeri di richieste sono aumentati, le risorse sono diminuite, non bisogna assolutamente bloccare od ostacolare le misure di investimento che consentono la programmazione per la crescita e lo sviluppo economico regionale. Da diversi mesi, l’assessorato sta organizzando una serie di incontri e tavoli di concertazione con le associazioni del settore agricolo molisano, proprio nella ferma convinzione di quanto sia importante il dialogo e il confronto nel giungere a soluzioni più concrete e rispondenti ai fabbisogni. Le associazioni di categoria rappresentano un tassello fondamentale e insostituibile, quel supporto necessario, insieme alla struttura regionale, per avere una conoscenza approfondita e reale delle criticità e dei possibili e molteplici risvolti da esse conseguono. La cooperazione tra l’assessorato e tutti i soggetti coinvolti è e dovrà essere sempre alla base di ogni decisione e sempre in coerenza con le linee politiche del governo regionale. Proprio nell’ottica di una totale vicinanza, personale e politico-amministrativa, agli agricoltori, oltre che i linea con i princìpi di piena trasparenza e pubblicità, attraverso comunicazione diretta e tangibile dell’operato dell’assessorato, sono in programma incontri sul territorio per illustrare i nuovi bandi che saranno pubblicati relativi al Csr 2023-2027 (Complemento regionale per lo sviluppo rurale, ndr), e con l’occasione, recepire tutte le istanze e le questioni più rilevanti attinenti al mondo dell’agricoltura per dare ascolto e voce al territorio».