Una scritta inneggiante al “boia delle Fosse Ardeatine” – «Onore al camerata Kappler» – campeggia sul muro della ex sede Telecom di via IV Novembre a Campobasso. A pochi metri dall’Aula del Consiglio regionale del Molise.
Alcune lettere sono più sbiadite, come se qualcuno avesse provato a toglierla via o come se fosse lì da qualche tempo. Ma è perfettamente leggibile e ben visibile dalla strada.
L’edificio, si nota subito, adesso è vuoto. I segni del tempo sono evidenti anche sulla serratura. Ma un paio di cartelli avvertono: zona videosorvegliata. Se le telecamere ancora funzionano (?!) potrebbero essere utili a capire chi è l’ignoto (al momento) estimatore del comandante della Gestapo a Roma che ordinò l’eccidio delle Fosse Ardeatine (335 gli italiani assassinati) e il rastrellamento del ghetto durante l’occupazione nazista.
A chi tocca rimuovere la scritta, al Comune o al proprietario dell’edificio? In ogni caso, questo articolo serve anche da segnalazione.

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