«Avviso importante. È in corso una riduzione del funzionamento degli impianti di sollevamento da parte di Molise Acque. Si avvisano gli utenti finali che in caso di problematiche nella fornitura bisogna contattare il proprio fornitore del Servizio Idrico». Questa la notizia pubblicata sul sito dell’ente che gestisce le risorse idriche del Molise il 9 maggio scorso. Ai Comuni, invece, l’ex Erim ha scritto il 6 maggio, comunicando la scelta di ridurre i costi energetici diminuendo il flusso idrico. Senza, però, precisare quando e in che misura. Questa, almeno, è la denuncia di Grim, società pubblica a cui hanno dato vita i Comuni riuniti nell’Egam che adesso porta l’acqua nelle case dei molisani. Vale a dire il “fornitori del Servizio Idrico” a cui fa riferimento Molise Acque nella comunicazione consultabile sul portale.
A Campobasso domenica pomeriggio si è scatenato il putiferio. La riduzione del flusso ha provocato rubinetti a secco in molte zone della città. Così pure a Venafro, dove il sindaco Alfredo Ricci ieri ha formalizzato una diffida a Molise Acque a «ripristinare immediatamente, senza nessun ritardo, l’integrale corretto funzionamento degli impianti di sollevamento a servizio della rete idrica comunale».
Nella nota del 6 maggio scorso il dirigente dei servizi tecnici di Molise Acque fra le altre cose comunicava: «Le difficoltà di questa Azienda di onorare i pagamenti della fornitura di energia elettrica in corso, comportano il rischio di una immediata riduzione della potenza elettrica erogata dal fornitore e successiva possibile sospensione della stessa ovvero mandare l’azienda in “regime di salvaguardia” con l’ulteriore devastante aumento esponenziale dei costi aziendali. Tale scenario comporterebbe il fermo degli impianti di sollevamento con quasi immediata interruzione dell’erogazione idrica verso i comuni serviti. Al fine di scongiurare tale evenienza, la situazione di fatto costringe l’A.s.R. Molise Acque ad intraprendere attività gestionali tese a ridurre i costi energetici con progressiva riduzione della quantità di acqua sollevata e/o delle ore di funzionamento degli impianti».
Problemi economici, dunque, all’origine della scelta. Pare che l’ex Erim vanti un credito nei confronti della Grim. Vi fa cenno anche il sindaco di Venafro, quando nella diffida condivide che «la riferita esposizione creditoria di Molise Acque verso Grim scarl, ove dovesse essere riscontrata, andrà risolta immediatamente; d’altronde, Grim già risulta debitrice di somme rilevanti verso molti Comuni, tra cui anche quello di Venafro, situazione anche questa che non può essere ulteriormente tollerata e che andrà definitivamente risolta, senza escludere decisioni drastiche».
Il direttore generale della Gestione risorse idriche molisane, Massimo Saluppo, però non ci sta. «La unilaterale volontà di Molise Acque di chiusura del flusso idrico dal maggior serbatoio che serve il Comune di Campobasso – afferma Saluppo – non è stata preceduta, come doveva, da un programma di chiusura dell’alimentazione della rete, indispensabile per la ricostruzione del livello idrico nel serbatoio e non ha consentito alla Grim di poter avvertire la popolazione e gli uffici preposti. La Grim, incolpevole e non a conoscenza delle improvvide scelte di Molise Acque, è stata impossibilitata, peraltro, dopo la percezione dell’avvenuta chiusura, ad avviare qualsiasi attività volta ad evitare tale disagio in quanto il serbatoio è gestito direttamente ed esclusivamente da Molise Acque, trovandosi la valvola che regola l’alimentazione della rete nella camera di manovra del suddetto serbatoio, a cui il personale della Grim non può accedere. La decisione di chiusura della rete idrica, unilateralmente e inopportunamente assunta da Molise Acque si è rivelata inadeguata per forma e tempi, priva di adeguate valutazioni anche tecniche e foriera sola di danni e disagi, soprattutto non in grado di determinare alcun concreto risparmio energetico». È stato convocato il Cda, conclude Saluppo, «per adottare le più incisive e urgenti iniziative, nessuna esclusa, anche per contrastare una infondata e inqualificabile campagna stampa denigratoria avviata da Molise Acque a danno di Grim».