“Notte prima degli esami”, quella che sta per arrivare, per 2.500 candidati, interni ed esterni, che da domani in Molise si cimenteranno con la maturità. Di questi, 1.816 interni per la provincia di Campobasso, 652 per quella di Isernia, 32 complessivamente gli esterni.
I numeri li ha resi noti ieri l’Ufficio scolastico regionale. La maggior parte dei candidati interni ha frequentato il liceo, seguito dal tecnico e dal professionale. Le commissioni di esame sono 75 in totale: 56 in provincia di Campobasso, 19 a Isernia. Sono composte da un presidente esterno, tre membri esterni e tre interni.
Domani alle 8.30 la prova di italiano, comune a tutti gli indirizzi. Giovedì 20 giugno si continua con la seconda prova che riguarda le discipline caratterizzanti i singoli percorsi di studio.
Per gli istituti professionali la seconda prova non è centrata sulle discipline ma sulle competenze in uscita e sui nuclei tematici fondamentali di indirizzo. È un’unica prova integrata in cui il Ministero fornisce la cornice nazionale generale di riferimento e le commissioni costruiscono le tracce declinando le indicazioni ministeriali secondo lo specifico percorso formativo attivato dalla scuola.
Al termine degli scritti, gli studenti dovranno sostenere la prova orale, un colloquio in chiave pluri e interdisciplinare: la commissione valuta sia la capacità del candidato di cogliere i collegamenti tra le conoscenze acquisite sia il profilo educativo, culturale e professionale dello studente.
Nello scrutinio finale il consiglio di classe attribuisce il punteggio per il credito maturato nel secondo biennio e nell’ultimo anno fino a un massimo di 40 punti. Il voto finale dell’esame di Stato è espresso in centesimi così suddivisi: massimo 40 punti per il credito scolastico; massimo 20 per il primo scritto; massimo 20 per il secondo scritto e massimo 20 per il colloquio. Il punteggio complessivo massimo è 100 (c’è la possibilità della lode), il minimo per superare l’esame è 60/100.
«Un momento importante per la vita dei nostri studenti, che vale anche come rito di passaggio, infatti viene chiamato esame di maturità. Però – ha sottolineato la dirigente dell’Usr Maria Chimisso nel suo messaggio ai maturandi – ha anche tutte le caratteristiche di un atto eminentemente pubblico, di rilievo che trasforma i nostri studenti in cittadini pienamente compiuti e attivi. Hanno studiato per cinque anni, hanno ragionato sui temi dell’educazione civica e della formazione del cittadino e quindi sono pronti per entrare nel mondo degli adulti».
Chimisso ha poi sottolineato le novità di quest’anno: il portfolio elettronico, la piattaforma unica e il capolavoro. Quest’ultimo rappresenta «un principio prima ancora che un contenuto. È importante che ognuno di voi, ragazzi, si senta un capolavoro di unicità perché è in questa vostra unicità che c’è la grandezza di ognuno e nelle scelte che ognuno compie». A proposito di unicità e di grandezza, ha proseguito la dirigente dell’Usr, «mi viene in mente un altro modello che è quello di Cosimo, il protagonista del Barone rampante di Italo Calvino, che a un certo punto sceglie di allontanarsi dalla terra e di salire sugli alberi. Dall’alto degli alberi guarda il mondo, però sugli alberi è anche solo con se stesso. In questo momento così importante della vostra vita, ragazzi, siate soli con voi stessi, superate le ansie e pensate, guardando dall’alto e verso l’alto, a ciò che il futuro vi può consegnare. Voi sarete protagonisti del vostro futuro».

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