Fu una conquista 60 anni fa, oggi diventa una sfida vitale. Attorno a questa consapevolezza è stato costruito il calendario di eventi commemorativi presentati ieri a Palazzo D’Aimmo dal presidente del Consiglio regionale Quintino Pallante e che prenderà il via con l’evento inaugurale in programma sabato alle 18 al Teatro Savoia di Campobasso.
Insieme a Pallante, ieri, fra gli altri il generale Luigi Robusto (componente del comitato promotore dei festeggiamenti nominato dall’ufficio di presidenza di via IV Novembre), il presidente della Terza commissione consiliare Roberto Di Baggio, la giornalista Michaela Marcaccio.
Il 60esimo del Molise, ha evidenziato Pallante, è un’occasione di confronto che avrà come filo conduttore «la conquista che avvenne 60 anni fa e la sfida odierna. Dentro la sfida c’è anche l’autonomia differenziata. Qualcuno ha spostato il campo di confronto politico, come è giusto che sia, tra i due schieramenti. Però io voglio, ancora una volta, ribaltare il punto di vista e pensare all’autonomia differenziata come un’occasione, finalmente, per avere tutto ciò che è stato precluso al Molise. Penso al diritto allo studio, alle infrastrutture, alla sanità. Se davvero si dovesse arrivare a un’equiparazione degli standard, identici per tutta l’Italia, potrebbe essere un’occasione per riallineare il Molise ai migliori standard».
Quella di una riunificazione con l’Abruzzo è per il numero 1 di Palazzo D’Aimmo una provocazione, un ragionamento che «viene dalla pancia, ma questo non vuol dire che non ci siano elementi che noi dobbiamo valutare e così abbiamo affrontato questo 60esimo, con la sfida. Le diverse iniziative, soprattutto quelle di confronto con i giovani, ma anche con le imprese, col mondo dell’istruzione e della ricerca devono fare sintesi e avere una proposta chiara da portare ai massimi vertici delle istituzioni e anche all’interno del dibattito politico. Io sono contrario – ha detto chiaramente Pallante – perché sono nato nel 1961, quando l’Abruzzo era ancora Abruzzi e Molise. Non ho la memoria di quello che accadeva però i miei genitori e i decisori politici dell’epoca non erano affatto contenti di stare con l’Abruzzo. Però, ci confronteremo e al termine di queste manifestazioni avremo certamente tutti le idee più chiare».
Sabato sul palco del Savoia sarà Pallante ad aprire i lavori con il suo intervento introduttivo. Poi uno spot light sugli scritti di Igino Petrone, un live talk con i giovani, la consegna dei riconoscimenti di Ambasciatori del Molise nel mondo e l’esibizione dell’Orchestra sinfonica del Molise, infine le conclusioni del governatore Francesco Roberti.
A moderare il live talk la giornalista Michaela Marcaccio. «Il talk sarà proprio il cuore della serata inaugurale per celebrare i 60 anni dall’istituzione della nostra Regione. Avremo – ha illustrato così ieri mattina la scaletta – un collegamento con San Francisco con l’ingegnere aerospaziale Marco Oriunno, Marco è andato via da Campobasso a 18 anni dopo un’esperienza al Cern di Ginevra e attualmente è all’Università di Stanford. Vive e lavora quindi nel cuore della Silicon Valley. Avremo in collegamento da Milano Raffaella Iantomasi che è una ricercatrice, si occupa dei vaccini alla Pfizer, anche lei campobassana è andata via a 18 anni per studiare all’Università del Sacro Cuore di Roma. Invece sul palco del Savoia avremo tre giovani molisani, tutti e tre hanno deciso di restare qui, parleremo quindi di partenza e restanza: Gabriele Ianiro che è uno startupper 32enne campobassano, Raffaella Mastrogiuseppe, una visual designer di Larino, e Sophia Marinelli che è la giovanissima agnonese che ha portato a Roma, nell’audizione, la candidatura della sua città a Capitale della Cultura».
A fine luglio e a settembre, altri eventi per chiudere a dicembre con quello finale (l’autonomia del Molise fu sancita con la legge costituzionale promulgata il 27 dicembre 1963).
ppm

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