Per il Molise l’intelligenza artificiale è come avere una Ferrari. Ne è convinto Luca Mastrangelo, che è intervenuto per Planetcall Direct e Semioticlab, all’incontro organizzato sul tema a Isernia dall’Università del Molise in collaborazione con la Camera di Commercio (dal titolo GenerIAmo: come creare contenuti innovativi per il proprio business).
L’AI in Molise «consente di stare al passo e di recuperare diversi gap rispetto a realtà più dinamiche. Ovviamente è per tutti noi un’opportunità, perché grazie all’Intelligenza artificiale sarà possibile delegare e automatizzare la parte più banale e noiosa del lavoro, liberando tempo ed energie importanti da dedicare ad esempio alla creatività e alle strategie, capacità umane (per ora) insostituibili e in grado di fare la differenza e rendere davvero competitive le nostre aziende sul mercato».
Mastrangelo ha poi parlato dell’esperienza maturata in questo settore, in particolare con il primo spot elettorale realizzato con AI in Italia nel 2023 in occasione delle regionali molisane: la piazza semideserta di un centro colpito da crisi economica e spopolamento diventava in pochi secondi nel video una moderna agorà, con anziani a passeggio e giovani di passaggio per andare in ufficio o a studiare, così il Molise verosimile proposto dalla candidata diventava reale grazie all’Intelligenza artificiale. Lo spot fu citato anche su testate nazionali come Tgcom24. E, ancora, Tell Talk, uno sportello virtuale, utile per enti pubblici e privati, che tramite l’ausilio di una ‘Live Chat’ multilingue (con possibilità di condivisione di immagini e documenti) garantisce un servizio di informazione e supporto in tempo reale.
«Il nuovo sistema – ha concluso Mastrangelo – deve aiutarci a stimolare il più possibile le nostre qualità e metterle a servizio delle complessità, a rendere le relazioni il nostro grande punto di forza. Ognuno deve essere messo nella possibilità di andare in profondità nel rapporto con la persona che si affida a lui per la risoluzione di un problema. D’altronde, tutto quello che è possibile standardizzare lo faranno le macchine. Noi, però, possiamo distinguerci per la nostra umanità. Più tecnologia ci sarà, più dovremo essere umani: questa è la sfida che ci attende».

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