Una boccata d’ossigeno per l’area del Molise centrale ma anche per la zona costiera. L’impianto di sollevamento di Sant’Angelo Limosano, fuori uso da qualche mese per via di alcuni furti subiti da Molise Acque (che quindi ha dovuto provvedere al suo ripristino) è stato riattivato ieri.
La centrale serve diversi Comuni, alcuni dei quali proprio in questi giorni hanno subito disagi a causa della rottura di una condotta causata da un mezzo durante lavori agricoli. Quindi, Sant’Angelo Limosano, Limosano, San Piero in Valle (frazione di Frosolone), Trivento, Fossalto, Salcito, ma anche Spinete e Colle d’Anchise, fino ad arrivare a Termoli.
«In un momento di difficoltà generalizzata – spiega il presidente di Molise Acque Stefano Sabatini – ci fa piacere comunicare quella che ci sembra una buona notizia. Non un intervento straordinario, ma comunque la riattivazione dell’impianto porta sollievo a quella zona».
Un inverno senza neve e la scarsità di piogge hanno provocato l’abbassamento delle sorgenti ai livelli minimi. Per fortuna, rimarca però Sabatini, la gestione oculata della diga del Liscione ha fatto in modo che l’invaso abbia mantenuto la sua funzionalità per l’irrigazione dei campi e, da inizio luglio, anche per dar manforte all’acquedotto Molisano centrale per le utenze idriche della costa.
Le situazioni di grave sofferenza che in questi giorni stanno interessando Agnone, Casacalenda, Montagano e altri centri dipendono molto dalla dispersione che, in uno con la carenza idrica, provocano disagi alle comunità interessate.
«Noi siamo in contatto costante con i sindaci e con la Grim (società in house dei Comuni che gestisce il servizio idrico) cercando, dove possiamo e in base alla nostra competenza, di andare incontro a tutte le richieste. Ancora una volta voglio ringraziare i nostri dipendenti, tecnici esperti che con abnegazione e attaccamento in queste ore sono al lavoro su tutto il territorio molisano. Agli amministratori – conclude Sabatini – continuiamo a raccomandare le chiusure notturne. Una misura di razionamento che consente, per quanto possibile, di far riempire i serbatoi».
ppm