È durato meno di 24 il murale dedicato a Paola Egonu per celebrare lo storico oro olimpico nel volley femminile e rilanciare la lotta a razzismo, odio e xenofobia.
L’opera della street artist romana Laika, realizzata sul muro di fronte la sede delle Federazioni a Roma, è stata vandalizzata con vernice rosa a coprire la pelle della campionessa italiana.
L’ennesimo affronto che ha prodotto una condanna bipartisan, dal ministro degli Esteri Antonio Tajani alla segretaria del Pd Elly Schlein. Il ministro dello Sport Andrea Abodi ha rinnovato l’abbraccio dato alla pallavolista a Parigi con uno che «oggi vale ancor di più», come ha scritto lui stesso sui social.
«Faccio fatica a credere che nel 2024, in Italia, possa esserci qualcuno infastidito dal murale di una campionessa che ha appena trascinato la sua nazionale a vincere, per la prima volta, un oro olimpico per l’Italia. La trasfigurazione del murale raffigurante Paola Egonu davanti alla sede nazionale del Coni a Roma – il commento della deputata molisana di Fratelli d’Italia Elisabetta Lancellotta – è uno scempio alla civiltà e ci fa sprofondare nel Medioevo. La mia solidarietà va a Paola, all’autrice del murale Laika e a tutta la nazionale di pallavolo che appena 48 ore fa (domenica ma la dichiarazione è del 13 agosto, ndr) ci ha regalato emozioni stupende», ha concluso Lancellotta che è anche consigliere nazionale del Coni.
Innumerevoli i messaggi di solidarietà giunti all’azzurra, compresi quelli arrivati da “colleghi” olimpici come il capitano della nazionale maschile Simone Giannelli. «Le persone che hanno fatto questo non meritano di essere chiamate tali – ha scritto su Instagram –. Senza cuore, senza dignità e senza umanità. Paola non ti curar di loro, chi di dovere ci penserà (spero proprio). Tu sei tanta roba…campionessa olimpica».
Vicinanza e affetto sono stati espressi anche da numerosi membri di governo ed esponenti della maggioranza (fra cui appunto Lancellotta). «Ogni forma di razzismo va denunciata e combattuta», così su X la ministra del Turismo Daniela Santanchè. Per il titolare dello Sport Abodi, invece, «il rispetto e l’educazione si coltivano quotidianamente, per sconfiggere ignoranza, inciviltà e insensibilità. Insieme».
Dal Pd al Movimento 5 Stelle, da Azione a Forza Italia, unanime è stato lo sdegno per lo sfregio al murale. «Il razzismo fa schifo e va contrastato», ha tuonato la segretaria dem Elly Schlein richiamando in ballo il tema dello ius soli. «Per noi – ha detto – chi nasce o cresce in Italia è italiana o italiano e continueremo a batterci per cambiare la legge sulla cittadinanza».
Condanna è arrivata anche dalle istituzioni locali. Parla di «vergogna» il sindaco di Roma Roberto Gualtieri: «Uun vile insulto ad una grande italiana che ha portato in cima al mondo i colori del nostro Paese e ad un’artista impegnata contro la xenofobia». «Un gesto indegno e vile – ha aggiunto il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca – contro la figura di una grande donna».

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