Indicato il 5 agosto dalla giunta regionale al vertice delle Comunità montane Matese, Fortore e Centro Pentria al posto di Carlo Perrella e nominato con decreto del presidente Roberti del 12 agosto successivo, il sindaco di Cercepiccola Michele Nardacchione ha rinunciato all’incarico di commissario.
L’indiscrezione si è fatta largo ieri pomeriggio e a Primo Piano risulta confermata da fonti autorevoli del centrodestra. Nulla di certo è trapelato sui motivi (quelli reali e non quelli eventualmente messi su carta nella nota di non accettazione dell’incarico). Sembra che però nella gestione della liquidazione di almeno uno degli enti interessati siano stati riscontrati problemi che, evidentemente, il designato non ha ritenuto superabili.
L’esecutivo di Palazzo Vitale ora deve trovare un sostituto. Mentre restano al loro posto, confermati già nella decisione del 5 agosto gli altri commissari: Giovancarmine Mancini per Trigno Mefio Biferno, Alto Molise, Cigno Valle Biferno e Trigno Monte Mauro; Pompilio Sciulli per Volturno e Sannio; Alessandro Amoroso per la Molise Centrale.
La liquidazione degli enti montani soppressi con legge regionale oltre un decennio fa si sta rivelando “infinita” e piena di colpi di scena.
Intanto, però, è iniziato in Consiglio regionale (in Seconda commissione) l’iter della proposta di legge che istituisce un’Agenzia per la Montagna con l’obiettivo di tutelare e valorizzare il territorio montano del Molise. Fra gli altri compiti, l’Agenzia avrà quello di commissario unico per il completamento (definitivo) della liquidazione delle Comunità montane.
Sul testo, a firma della vicepresidente del Consiglio Stefania Passarelli (che ne è anche relatrice) e del presidente della Seconda Commissione Armandino D’Egidio alla ripresa dei lavori dopo la pausa d’agosto saranno avviate le audizioni.

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