La sostituzione non è riuscita. Carlo Perrella è di nuovo commissario delle Comunità montale Matese, Fortore Molisano e Centro Pentria.
Lo ha deciso la giunta regionale con una delibera del 22 agosto scorso. Lo stesso esecutivo che lo aveva in un primo momento “silurato” ha dovuto tornare sui propri passi dopo le dimissioni dall’incarico rese dal sindaco di Cercepiccola Michele Nardacchione (che gli era stato preferito).
L’ex assessore comunale di Bojano, esponente storico della destra in Molise e figlio della compianta Angela Fusco Perrella (assessore delle giunte Iorio e presidente del Consiglio regionale), torna dunque al suo posto.
Sui motivi del giro di valzer non ci sono certezze, solo voci che parlano di alcuni problemi nella gestione della fase finale della liquidazione dei tre enti – soppressi insieme alle altre sette Comunità montane con una legge di oltre un decennio fa ma ancora in vita – che avevano portato il governo Roberti a non confermare Perrella (Mancini, Sciulli e Amoroso sono rimasti invece saldamente in sella). Gli stessi problemi potrebbero aver indotto Nardacchione a gettare la spugna in tempi record. La lettera di dimissioni è del 19 agosto, era stato ufficialmente designato con decreto del presidente della giunta del 12 agosto scorso.
Intanto, a Palazzo D’Aimmo è stato avviato l’esame in Commissione della proposta D’Egidio-Passarelli che istituisce l’Agenzia per la Montagna che, fra le altre competenze, si occuperà della liquidazione definitiva delle Comunità montane in qualità di commissario unico.
Fino ad allora, i commissari (prorogati al momento fino al 31 dicembre 2025) continueranno a restare in carica e a percepire un compenso omnicomprensivo di 1.850 euro al mese.