Il Consiglio di Stato lo ha stabilito ormai dieci anni fa: è legittimo abolire l’obbligo di esibire il certificato medico per la riammissione a scuola dopo cinque giorni di assenza.
L’adempimento sta per essere eliminato anche in Molise (molte Regioni hanno già adottato provvedimenti in tal senso). Lo prevede una proposta di legge a firma del governatore Francesco Roberti approvata dalla giunta nella seduta del 16 settembre scorso e per la quale sta per iniziare l’iter a Palazzo D’Aimmo.
L’obiettivo che si pone il ddl è quella della semplificazione amministrativa in materia di sanità pubblica. Nella norma che sarà sottoposta all’esame del Consiglio regionale si fa riferimento, tra l’altro, a quanto affermato dalla comunità scientifica riguardo l’abolizione della certificazione medica dopo i cinque giorni di malattia che «non provoca alcuna riduzione della sicurezza sociale» per due ordini di motivi: in caso di malattie infettive, il pediatra di libera scelta è tenuto alla relativa comunicazione ai competenti uffici sanitari.
Inoltre, in caso di malattie più comuni, trascorsi i cinque giorni di assenza, spetta ai genitori valutare, con buon senso, lo stato di salute dei propri figli, non determinando in ogni caso alcun nocumento per la collettività.
Nella relazione istruttoria curata dalla dg Salute Lolita Gallo viene spiegata la ratio della misura che si intende mettere in campo. L’obbligo del certificato medico per rientrare a scuola, «comporta una serie di complicazioni sia per le famiglie che per il sistema scolastico e sanitario». Vale a dire:
«Carico burocratico per le famiglie. La richiesta di un certificato medico per assenze di breve durata rappresenta un onere aggiuntivo per le famiglie, che devono organizzarsi per ottenere l’appuntamento con il medico e spesso affrontare lunghe attese.
Impatti sul sistema sanitario. I medici di base e le strutture sanitarie locali sono sovraccaricati da richieste di certificati per assenze scolastiche, distogliendo risorse da casi medici più urgenti e importanti.
Burocrazia scolastica. Le scuole sono costrette a gestire una mole significativa di documentazione, rallentando l’efficienza amministrativa e distraendo il personale scolastico da altre attività educative e organizzative.
Stress per gli studenti. Gli studenti che devono assentarsi per motivi di salute, spesso di lieve entità, sono sottoposti a ulteriore stress dovuto alla necessità di fornire documentazione medica per giustificare la loro assenza.
La semplificazione delle procedure amministrative, attraverso l’abolizione dell’obbligo del certificato medico per assenze superiori a cinque giorni, pertanto, può rappresentare un passo significativo verso una maggiore efficienza e qualità dei servizi offerti ai cittadini. La proposta di legge, se adottata, potrebbe portare benefici tangibili – conclude la relazione – a tutti gli attori coinvolti: studenti, famiglie, scuole e sistema sanitario».

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