«Le sorgenti del Matese non hanno mai fatto registrare un dato così allarmante». Stefano Sabatini commenta così l’ultimo dato sul livello delle falde: 1.050 litri al secondo rispetto ai 3mila di media degli anni passati. «Due settimane fa eravamo a 1.800… Serve pioggia, servono diversi giorni di pioggia». Gli effetti dei cambiamenti climatici si stanno riversando in pieno sull’autunno 2024 del Molise, dove l’estate è stata fra le più siccitose di sempre.
Il presidente di Molise Acque commenta a Primo Piano l’ultima nota inviata dall’azienda speciale a 67 Comuni, 41 molisani e il resto divisi fra la Campania e la Puglia. «Per compensare il continuo, progressivo e significativo decremento dell’erogazione di acqua dalle sorgenti del Matese – scrive il dirigente dei servizi tencici Carlo Tatti – è obbligatorio, per i comuni in indirizzo, effettuare chiusure notturne delle reti di distribuzione già dalla notte di oggi, 30 settembre, per evitare lo svuotamento di condotte e serbatoi e, se necessario, anche nelle ore diurne in relazione alle esigenze degli utenti finali serviti dalle reti di distribuzione». Molise Acque evidenzia poi che «in considerazione di quanto si sta registrando, la comunicazione riveste carattere di urgenza».
Sarà cura di Grim, Gestione Risorse Idriche Molisane, ed Egam, Ente di governo dell’ambito del Molise per il servizio idrico integrato, «assicurare e vigilare affinché, per tutti i comuni in indirizzo dell’Ato Molise, sia posto in essere quanto disposto. Sarà cura dei relativi gestori assicurare e vigilare affinché, per tutti i comuni extraregionali in indirizzo, sia posto in essere quanto disposto». La lettera è stata inviata, oltre che ai Comuni, anche, tra gli altri, alle Regioni Molise e Campania, alle Prefetture di Campobasso, Benevento, Foggia, Avellino e Caserta e all’ente Acquedotto Pugliese, alle prefetture interessate (Campobasso, Benevento, Caserta, Avellino e Foggia).
Questo l’elenco dei Comuni a cui è stata inviata la nota: Casacalenda, Provvidenti, Bonefro, Santa Croce di Magliano, San Giuliano di Puglia, Colletorto, Montorio nei Frentani, Montelongo, Rotello, Larino, Baranello, Boiano, Busso, Campodipietra, Campolieto, Castellino sul Biferno, Cercemaggiore, Cercepiccola, Ferrazzano, Gildone, Ielsi, Macchia, Valfortore, Matrice, Mirabello Sannitico, Monacilioni, Montagano, Morrone del Sannio, Oratino, Petrella Tifernina, Pietracatella, Riccia, Ripabottoni, Ripalimosani, Sant’Elia a Pianisi, San Giovanni in Galdo, San Giuliano del Sannio, Sepino, Toro, Vinchiaturo, Gambatesa, Tufara, Santa Croce del Sannio, Castelpagano, Castelvetere, Circello, Colle Sannita, San Marco dei Cavoti, Reino, Molinara, San Giorgio la Molara Pago Veiano, Baselice, San Bartolomeo in Galdo, Foiano di Valfortore, Montefalcone Valfortore, Ginestra degli Schiavoni, Castelfranco in Miscano, San Marco la Catola, Faeto, Celle San Vito, Castelluccio Valmaggiore, Biccari, Alberona, Monteleone di Puglia, Anzano di Puglia, Savignano Irpino, Montaguto.
Sempre ieri mattina Molise Acque ha avvisato altri 11 Comuni (Guardialfiera, Guglionesi, San Giacomo degli Schiavoni, Larino, Ururi, San Martino in Pensilis, Portocannone, Campomarino, Termoli, Montenero di Bisaccia e Petacciato che – a causa del decremento di erogazione di acqua dalle sorgenti del Matese – nel Molisano Centrale saranno immessi 40 litri al secondo in meno. Perciò, anche in questo caso, sono obbligatorie chiusure notturne e, se necessario, anche diurne per evitare di svuotare i serbatoi.