Una terra abituata a dimostrare la propria generosità con fatti e numeri concreti. Sono 37mila i volontari in Molise, 784 le associazioni iscritte al Registro degli enti del Terzo settore e 15-16mila donatori di sangue attivi e periodici.
Al convegno dal titolo “Il Molise che dona” un focus sulla regione che, per fortuna, è abituata a ragionare spesso come una grande famiglia.
Per quanto riguarda i volontari, il dato pone il Molise al primo posto in Italia in relazione al numero di abitanti. E anche rispetto alle associazioni, ha sottolineato il presidente del Csv Molise e presidente onorario Fiods Gian Franco Massaro, «il numero è impressionante, anche in questo caso siamo primi in Italia. Un territorio piccolo, tanti piccoli paesi e tante piccole associazioni. C’è voglia di dare qualcosa per gli altri».
Poi i relatori della tavola rotonda, moderata dalla giornalista Felicita Pistilli, sono entrati nello specifico delle donazioni, di sangue, di organi, di cordone ombelicale. Una testimonianza importante è arrivata da una neo mamma, Mariangela Luisi: «Abbiamo scelto di donare il sangue cordonale grazie alle informazioni apprese nel corso pre parto. Si tratta di una pratica indolore e sicura e può curare molti bambini da una prognosi infausta. Il sangue è conservato da banche pubbliche e viene messo a disposizione gratuitamente di coloro che ne hanno bisogno. Per questo invito tutte le coppie alla donazione».
Dalla dottoressa Matilde Caruso, direttore della Medicina trasfusionale del Molise e responsabile scientifico del convegno, l’auspicio a sensibilizzare i giovani sul fronte della donazione. E una legittima soddisfazione per la sala piena. «Siamo molto contenti della partecipazione che non ci aspettavamo così numerosa. Vuol dire che la caratteristica di questa regione che è quella di essere alla fine una grande famiglia è ancora premiante. Ed è così anche nell’ambito della donazione di sangue e di plasma perché i donatori del Molise sono molto sensibili al tema e sempre molto presenti. Quello che noi auspichiamo è che questi eventi sensibilizzino e avvicinino i giovani alla donazione perché, come sappiamo, la nostra è una regione che va incontro a un invecchiamento naturale della popolazione ma contemporaneamente i nostri ragazzi vanno via per tante ragioni», così Caruso. Informazioni si possono reperire nei Centri trasfusionali e nelle sedi delle associazioni, ha aggiunto la dottoressa. «Il donatore dà il proprio sangue e riceve salute», ha concluso.
Per quanto riguarda la raccolta di sangue il Molise è autosufficiente, anche perché le iniziative sono molto ramificate sul territorio. La rete consolidata – Regione, Asrem e associazioni – è al lavoro anche sul plasma. «Cosa che ci permette di ottenere un forte risparmio sui farmaci», ha precisato il dirigente della Dg Salute Michele Colitti.