Scelto all’unanimità in meno di un minuto. Salvatore Luongo, 62 anni, nato a Napoli ma – come qualcuno ha coniato ieri correggendo il maistream per cui sarebbe «napoletano» – “naturalizzato” molisano dove è cresciuto dal 1972 (suo padre Antonio divenne in quell’anno comandante della stazione di Venafro), è il nuovo comandante generale dei Carabinieri. È stato nominato ieri dal Consiglio dei ministri.
Tutti d’accordo, nomina lampo: la sintesi è del ministro della Difesa Guido Crosetto. «Non ho commentato le ricostruzioni giornalistiche dei giorni scorsi sui “retroscena” che riguardavano la nomina del comandante generale dell’Arma dei Carabinieri. Adesso però, dopo aver letto alcuni scrivere che ci sarebbero vincitori e vinti in questa scelta, sento il dovere di farlo. Sia per amore di verità che per rispetto verso le istituzioni. La nomina del generale Luongo – ha precisato Crosetto – è passata in Consiglio dei ministri all’unanimità, senza una sola discussione e in meno di un minuto». La premier Giorgia Meloni ha aggiunto, chiudendo le discussioni sui retroscena: «La sua esperienza e la sua competenza gli consentiranno di guidare al meglio i nostri Carabinieri, orgoglio nazionale e Forza Armata ammirata e apprezzata in Patria e all’estero».
Grande orgoglio ed entusiasmo in Molise (a testimoniarlo la pioggia di messaggi istituzionali e l’onda lunga di emozione sui social), dove Luongo è conosciuto, apprezzato, stimato e benvoluto.
Già vicecomandante generale dell’Arma, prende il posto di Teo Luzi. Nato a Napoli, ha intrapreso la carriera militare nel 1977, frequentando i corsi della Scuola Militare Nunziatella, dell’Accademia Militare di Modena e della Scuola di Applicazione Carabinieri di Roma. Luongo è laureato in Giurisprudenza, Scienze Politiche e Scienze della Sicurezza Interna ed Esterna, ha conseguito i master in Studi Internazionali Strategico-Militari, Scienze Strategiche ed è in possesso del Diploma Superiore di Scienze Umanistiche conseguito presso l’università Gregoriana di Roma. Ha ricoperto diversi ruoli di vertice nella Capitale. Da ufficiale inferiore, dopo le prime esperienze come comandante di Plotone dell’Ottavo Battaglione e di sezione del Nucleo Radiomobile della Legione Roma, ha ricoperto gli incarichi di comandante delle Compagnie di Taurianova, Roma Casilina e Roma Trastevere. Da ufficiale superiore è stato addetto all’ufficio personale ufficiali e capo ufficio del capo di Stato Maggiore dell’Arma dei Carabinieri, comandante del Gruppo Carabinieri Roma, assistente militare e aiutante di Campo per l’Arma dei Carabinieri del presidente della Repubblica e comandante Provinciale Carabinieri di Milano e di Roma.
È stato capo ufficio legislativo del ministro della Difesa. È componente del comitato di gestione della scuola nazionale dell’amministrazione. Comandante Interregionale Carabinieri Podgora dal 16 dicembre e consigliere del ministro della Difesa per l’attuazione delle riforme e per le strategie istituzionali, nel corso della sua carriera ha ricevuto tre encomi solenni, due encomi semplici e alcuni elogi. È stato insignito, tra le altre, delle onorificenze di Grande Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana, Croce d’oro per anzianità di servizio, Medaglia Militare di Bronzo al merito di lungo comando, Insegna d’onore della Casa Militare della Presidenza della Repubblica. Nel 1997 gli è stata conferita la cittadinanza onoraria del Comune di Taurianova, nel 2006 ha ricevuto il premio Campidoglio e nel 2015 ha avuto la cittadinanza ‘Civis anni’ della città di Venafro. Nel 2016 gli è stato assegnato dalla Comunità Ebraica di Roma il premio “Stefano Gaj Tachè. L’amico dei bambini”.

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