«Ci siamo sentiti, sì. Via whatsapp… un messaggio scherzoso. Sa, noi abbiamo questo tipo di rapporto». Famoso musicista, direttore d’orchestra, Claudio Luongo è subissato di telefonate e messaggi. È il fratello del generale molisano diventato comandante dell’Arma.
Un’onda ininterrotta di fierezza e commozione sommerge il musicista venafrano. E tutti gli consegnano un pezzetto di orgogliosa appartenenza con la raccomandazione di trasferirla a Salvatore.
Nati a Napoli, dal 1972 hanno vissuto e sono cresciuti a Venafro dove il papà fu trasferito per guidare la stazione dei Carabinieri.
«Deve considerare che Salvatore è nato in una caserma, le dico questo per farle capire che tipo di legame ha mio fratello con l’Arma. Un rapporto diverso da chi arriva dall’Accademia. A 15 anni partì per la Nunziatella, da lì poi a Modena e via di seguito sempre con spirito di sacrificio». Ha bruciato le tappe, tanto che a 62 anni è comandante generale.
Con un post su Facebook, il fratello compositore lo racconta in un ritratto discreto ed emozionante. «Sin bambino voleva essere il primo in ogni cosa e tutto diventava una sfida con se stesso. Posso assicurare che non è mai stata una strada semplice ma piena di sacrifici e rinunce inseguendo quei valori che l’hanno condotto oggi a questo risultato. Forza di volontà, abnegazione, onestà, e umiltà sono state le sponde del suo cammino. Chi lo conosce sa benissimo che con i suoi cari e i suoi amici non ha mai cambiato atteggiamento ed è sempre stato il Salvatore di sempre». A Primo Piano conferma: «Quando toglie la divisa, ma anche quando la indossa, lui non è un generale tutto d’uno pezzo. È il ragazzo e l’uomo che è sempre stato».
Le foto a corredo di questo articolo e della prima pagina sono stata “gentilmente sottratte” al profilo Fb di Claudio Luongo. Il 14 settembre a Navelli (L’Aquila) è stata consegnata la cittadinanza onoraria al padre Antonio, comandante della stazione dei Carabinieri dal 1964 al 1972 (prima di arrivare a Venafro). Alla cerimonia anche il generale. «In quel piccolo paese io mio fratello e mia sorella abbiamo trascorso la nostra fantastica infanzia. Per l’occasione è stata inaugurata la stazione dei Carabinieri ora di proprietà comunale dove noi abbiamo vissuto», ha scritto il maestro nel suo post.
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