La giunta della Camera di Commercio del Molise ha avviato il procedimento di revoca dell’incarico al segretario generale Roberto Pierantoni.
Il provvedimento, secondo quanto filtra da indiscrezioni accreditate, è stato preso a valle di una serie di “incomprensioni” e scontri con gli organi camerali che hanno portato a una situazione di incompatibilità ambientale.
I dissidi sulla gestione negli ultimi mesi sarebbero stati numerosi, tanto che più di una volta sarebbe stata chiamata la Digos quanto meno per cristallizzare la situazione e registrare gli accadimenti e le posizioni.
Una situazione, dunque, sempre più complicata in cui fra le altre cose gli stipendi dei dipendenti dell’azienda speciale Serm, organismo strumentale della Camera di Commercio, sarebbero rimasti fermi a lungo a causa di una sorta di braccio di ferro e della consueta burocrazia. Da quanto si apprende, le spettanze al momento dovrebbero essere state sbloccate.
Pierantoni è segretario generale dell’ente camerale unico del Molise da agosto 2023, ha preso il posto (all’esito di un concorso e nominato come prevedono le norme dal ministero delle Imprese) di Antonio Russo che è andato in pensione. È di qualche settimana fa la notizia di una condanna pronunciata nei confronti del manager maceratese per tentata violenza privata (relativa a fatti avvenuti quando era al vertice amministrativo della Camera di Commercio di Lecce). Ma la pronuncia del giudice leccese, contro la quale il legale di Pierantoni ha annunciato ricorso in appello, non ha alcuna attinenza con la decisione dell’ente di piazza della Vittoria.
Come prevedono le norme, l’esecutivo camerale guidato da Paolo Spina con la delibera ha assegnato al segretario un periodo di tempo per produrre osservazioni e memorie (non oltre dieci giorni) che saranno poi valutate per le determinazioni finali.

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