Situazione critica a Montaquila, dove il sindaco Marciano Ricci ha annunciato la possibilità di dimettersi, esasperato da una burocrazia che sembra voler schiacciare la determinazione e i sacrifici degli amministratori locali. A fronte di difficoltà enormi, la comunità è riuscita a realizzare un’opera straordinaria: un nuovo plesso scolastico costruito in tempi record, che ora rischia di rimanere inutilizzabile a causa del mancato saldo dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).
In un contesto in cui gli amministratori dei piccoli centri si trovano quotidianamente a combattere contro risorse limitate, burocrazia paralizzante e poca attenzione da parte dei livelli superiori, Ricci non ha mai smesso di credere nella possibilità di dare ai suoi concittadini una scuola moderna, sicura e funzionale. A novembre 2023, i lavori per il nuovo polo scolastico sono iniziati con una straordinaria determinazione. In pochi mesi Montaquila ha visto sorgere una struttura innovativa, completa di palestra annessa, un simbolo tangibile di ciò che si può fare con impegno, volontà e il desiderio di dare un futuro migliore ai propri ragazzi.
Eppure, questa opera tanto attesa è ora ostaggio di un sistema che sembra mettere vincoli e veti ovunque. Nonostante il Comune abbia ricevuto solo un anticipo pari al 30% del finanziamento complessivo, ha provveduto immediatamente a trasferirlo all’impresa. Tuttavia, da allora i fondi restanti sono rimasti bloccati in un labirinto burocratico che definire assurdo è riduttivo. Il responsabile dell’Ufficio Tecnico del Municipio, architetto Marco Passarelli, ha inviato diverse rendicontazioni al portale “Regis” tra maggio e giugno 2024, ma queste risultano ancora in stato di “da controllare (a.t.)”. Nel frattempo, l’impresa, che vanta un credito di quasi 2 milioni di euro, ha reso noto che – ovviamente – senza il saldo non può rilasciare le necessarie certificazioni.
Il sindaco Ricci, che aveva pianificato il trasloco degli arredi scolastici durante la pausa natalizia per accogliere gli alunni nel nuovo edificio a gennaio, non nasconde la sua amarezza: «Abbiamo dato tutto per questo progetto. Abbiamo lavorato giorno e notte, con passione e sacrificio, per dimostrare che anche un piccolo comune può fare grandi cose. E ora ci troviamo di fronte a un sistema che sembra volerci dire che non ne vale la pena, che chi lotta e si sacrifica per il bene della propria comunità deve essere bloccato da regole assurde e da una burocrazia cieca. Se non ci sono risposte, non vedo altra scelta che rassegnare le dimissioni».
Ricci ha poi evidenziato le difficoltà dell’attuale edificio scolastico, che presenta gravi problemi di umidità, infiltrazioni e spazi inadeguati: «I nostri bambini meritano un futuro migliore, e noi abbiamo dimostrato che si può fare. Ma come possiamo continuare a crederci, se il sistema ci ostacola in ogni modo? I fondi ci sono, le rendicontazioni sono state fatte, ma restano bloccati per ragioni che nessuno riesce a spiegare. È una ferita profonda, per me e per tutti coloro che hanno creduto in questo progetto».
Le parole del sindaco risuonano come un grido di dolore ma anche di denuncia: i piccoli comuni, che rappresentano il cuore pulsante dell’Italia più autentica, si trovano spesso a combattere una battaglia impari contro un sistema che sembra dimenticarli. Ricci non è solo un sindaco, ma il simbolo di una passione amministrativa che cerca di trasformare il sogno in realtà, spesso a costo di enormi sacrifici personali.
Se la situazione non si sblocca, il rischio è che i ragazzi di Montaquila inizino il nuovo anno scolastico in una struttura vecchia e inadeguata, mentre il nuovo plesso rimane chiuso, simbolo di un sistema che soffoca anziché sostenere chi vuole costruire qualcosa di grande per la propria comunità. Un’amministrazione come quella di Montaquila, che ha dato prova di straordinaria efficienza e impegno, merita risposte, non silenzi. E Ricci, con la sua presa di posizione, dà voce a tutti quei sindaci che ogni giorno affrontano le stesse difficoltà e le stesse ingiustizie.
lc