Anche nella nostra regione, grazie all’adesione di Confcommercio Molise, con il progetto “Piccole imprese, scelte grandi” la Banca d’Italia si è impegnata a promuovere la diffusione della cultura finanziaria tra i piccoli imprenditori attraverso, in particolare, un percorso di formazione che aiuta chi fa impresa a prendere decisioni migliori per il futuro della propria azienda e a dialogare in modo più costruttivo con banche, intermediari finanziari e altri soggetti esterni.
In questo ambito, il programma di base “Scelte finanziarie e rapporti con le banche” ha coperto i temi più rilevanti della finanza d’impresa, proponendo quattro percorsi disegnati su misura per le esigenze dei piccoli imprenditori, nonché approfondimenti su temi di attualità, attraverso incontri dal vivo con un formatore, corsi online (video lezioni, quiz, esercitazioni) e fascicoli didattici.
A coronamento di questa tappa si è svolto ieri, nella sede regionale di Confcommercio, l’incontro sul tema “La gestione delle difficoltà finanziarie”. Un appuntamento durante il quale, dopo i saluti del presidente di Confcommercio Molise Angelo Angiolilli, sono state raccolte testimonianze ed esperienze degli imprenditori molisani che hanno aderito al programma con gli interventi della direttrice della Banca d’Italia Fulvia Focker, del presidente dell’Adoc Molise Nicola Criscuoli e dei consulenti del credito Daniela Caruso e Franca Bottinelli. Le conclusioni sono state affidate alla direttrice Confcommercio Molise Irene Tartaglia.
«Confcommercio e Banca d’Italia – ha spiegato Tartaglia – hanno avviato questo percorso di formazione strutturato e studiato ad hoc per i piccoli imprenditori, tant’è che Il titolo è “Scelte grandi e piccole imprese” proprio perché è destinato a coloro che hanno meno strumenti per comprendere meglio la cultura finanziaria e quindi guidarli in quelle che sono le basi per poter rapportarsi con una banca, magari chiedere una garanzia o semplicemente poter accedere a tutti gli strumenti che gli permettono di capire qual è la sua situazione finanziaria». Un percorso, ha proseguito la direttrice, «facilmente fruibile perché realizzato online e quindi con la possibilità di seguirlo nelle modalità e con i tempi più giusti considerando i tanti impegni degli imprenditori». La presenza della responsabile della filiale di Campobasso di Bankitalia, ha concluso, testimonia «il fatto che fare rete è fondamentale nel nostro territorio, è fondamentale essere vicini ai nostri imprenditori che sono il tessuto economico della regione e ogni giorno scrivono il futuro di noi tutti».
Le aziende di piccole e medie dimensioni, ha rilevato Focker, «sono esposte al mercato come tutte le imprese, solo che hanno meno capacità, meno risorse e meno addetti, quindi necessariamente l’imprenditore che è a capo della piccola impresa deve avere quella conoscenza, quella competenza finanziaria che lo può mettere in grado almeno di confrontarsi con strumenti finanziari, di investimento, di risparmio, capire bene che cosa gli si sta offrendo quando si confronta con le banche e gli altri intermediari finanziari, capire se quello che gli viene offerto è coerente con le sue necessità. Questa consapevolezza è fondamentale per consentire al piccolo imprenditore di fare il proprio lavoro, farlo con tranquillità e di crescere. E questo è forse l’aspetto che a noi, Banca d’Italia, più interessa. Noi siamo consapevoli del fatto che le piccole imprese sono la stragrande maggioranza del tessuto economico specialmente in Molise e quindi è necessario che perché l’economia vada avanti e il tessuto economico si sviluppi e si sviluppi in maniera sana anche i piccoli imprenditori facciano la loro parte».
Uno sviluppo sano, appunto. Le difficoltà finanziarie a volte spingono invece gli imprenditori a consegnarsi alle mani sbagliate. «Certamente questo rischio è un rischio sempre presente – ha detto la direttrice di Bankitalia – È chiaro che quando il piccolo imprenditore è consapevole che c’è un qualche disequilibrio nella sua impresa deve intervenire il prima possibile chiedendo e muovendosi attraverso canali legali, ormai gli strumenti ci sono».
ppm

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