È stato firmato ieri pomeriggio un accordo che i protagonisti definiscono «storico». Di sicuro una svolta positiva e rasserenante nei rapporti fra i diversi attori del sistema idrico integrato molisano.
Entro giugno 2026, Grim – società in house ai Comuni che gestisce il servizio – pagherà a Molise Acque, azienda speciale della Regione che invece si occupa di captazione e adduzione, 12 milioni di euro, il debito maturato e accertato con decreti ingiuntivi. Diverse le rate che seguiranno al primo pagamento, previsto a stretto giro, di 3 milioni. Di conseguenza, sarà sotterrata l’ascia della guerra giudiziaria (Molise Acque rinuncia con la firma della transazione al contenzioso).
Per quanto riguarda il “corrente”, come cioè Grim pagherà le fatture a Molise Acque, anche questo sarà regolato per evitare di trovarsi in un nuovo cortocircuito.
L’accordo raggiunto, dopo numerose riunioni, al tavolo coordinato dal consigliere regionale delegato Massimo Sabusco, ha visto protagonisti i vertici di Molise Acque (Sabatini), Egam (Ricci) e Grim (Saluppo). Evidente la soddisfazione trapelata dall’assessorato ai Lavori pubblici di viale Elena (dove la task force ha svolto le sue sedute) e da via Genova (in calce all’intesa c’è anche la firma del governatore Roberti per la Regione).
Migliorano i rapporti fra i soggetti istituzionalmente deputati a portare l’acqua (che scarseggia già di suo) nelle case dei molisani e si avvia così il risanamento finanziario di Molise Acque, costretta negli ultimi mesi a razionare l’utilizzo di energia elettrica anche degli impianti di pompaggio per evitare di finire nel regime di salvaguardia a causa delle difficoltà a pagare la fornitura.