La siccità è uno degli effetti più evidenti, e per l’agricoltura più impattanti, del cambiamento climatico. Insieme alla fragilità idrogeologica del territorio, che in regioni come il Molise raggiunge picchi massimi (il 100% dei comuni si trova in aree a rischio), è un fronte su cui il presidio dei Consorzi di Bonifica si rivela essenziale.
Del ruolo cruciale di questi enti nella mitigazione degli effetti del cambiamento in atto si è parlato nella conferenza stampa organizzata da Anbi Molise – presieduta da Raffaele Cotugno che è anche al vertice dell’ente della Piana di Venafro – e dai Consorzi della regione.
Con il coordinamento del direttore nazionale Gargano, ha evidenziato il commissario del Consorzio “Basso Molise” Fabio Talucci, «tutte le Anbi regionali hanno ben pensato di sensibilizzare e comunicare in maniera univoca il ruolo dei Consorzi soprattutto in questo periodo di cambiamenti climatici. I Consorzi sono i baluardi del territorio, basti pensare alla situazione in Molise dove sia il Consorzio del Basso Molise, che io rappresento, sia il Consorzio della Piana di Venafro sono i primi interlocutori».
Ha aggiunto il direttore di Anbi Molise Massimiliano Capezzuto: «Il modello di sviluppo economico e finanziario dell’Italia, soprattutto per quello che riguarda la valorizzazione dei beni più importanti del nostro Paese – e quindi in primis l’acqua, l’ambiente e il territorio – è tra i più avanzati del mondo. In questo contesto, i Consorzi di bonifica ma soprattutto le associazioni e quindi l’Anbi in particolare, seguendo la linea dettata dal nostro direttore e dal nostro presidente nazionale, assumono un ruolo centrale nel momento in cui rivestono il profilo dei cosiddetti corpi intermedi».
Enti pubblici economici di autogoverno, i Consorzi svolgono ogni giorno un’attività polifunzionale che ha come obiettivo quello di creare e mantenere un ambiente territoriale sicuro e idoneo al progresso sociale, economico e agricolo, tutelando e valorizzando le risorse naturali e il paesaggio.
Programmano, progettano, realizzano e gestiscono opere infrastrutturali per la sicurezza idrogeologica del territorio di loro competenza e per la fornitura efficiente e oculata di risorse idriche al sistema agricolo.
In Molise gli enti della Piana di Venafro e del Basso Molise gestiscono complessivamente: 100.509 ettari di estensione del territorio consortile, 279 chilometri di rete di canali di scolo, 25.699 ettari di superficie servita da opere di irrigazione collettiva, 17 impianti di sollevamento per la distribuzione di acqua irrigua, 2.237 chilometri di estensione della rete di distribuzione irrigua e 280 chilometri di reticolo stradale.
Queste, infine, le linee di intervento prioritario dei Consorzi: manutenzione, infrastrutturazione, innovazione, cultura, comunicazione/formazione.

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