Ingegnere, 70 anni, salernitano. In passato, fra gli altri incarichi ricoperti, quello di commissario dei Consorzi di Bonifica di Venafro e Larino. È lui il nuovo presidente del Cda di Molise Acque.
La designazione è stata decisa dalla giunta regionale nella seduta di ieri mattina. Napoli assume il vertice dell’azienda speciale che ci occupa di captazione e adduzione delle risorse idriche dopo le dimissioni rassegnate lunedì scorso dall’avvocato Stefano Sabatini.
Due le ipotesi che erano sul tavolo. Le ha illustrate il governatore Roberti martedì. Facendo riferimento al contenzioso fra l’ex Erim e Grim (società che gestisce il servizio idrico integrato) relativo al mancato pagamento delle forniture, ha spiegato: «Oggi finalmente la quadra c’è perché Grim ha la capacità economica e finanziaria per pagare Molise Acque, quindi dobbiamo chiudere questo accordo (…) dobbiamo decidere se rinominare un presidente tecnico, per sei mesi, che vada a chiudere questa transazione o un commissario». L’esito della valutazione ha portato alla nomina di un nuovo presidente e non alla strada del commissariamento.
Intanto ieri il presidente di Grim Massimo Saluppo ha fatto sapere che la società ha «provveduto a saldare l’intero importo maturato al 28.02.2025, così disponendo il pagamento della somma di 2.179.702,92 euro» e che con «il disposto pagamento alcun’altra somma è ad oggi dovuta da Grim, né risultano maturati altri crediti, liquidi ed esigibili in favore di Molise Acque». Non ha mancato di sottolineare che il pagamento è avvenuto «nonostante la decisione di Molise Acque di non sottoscrivere l’accordo di massima già raggiunto». E ha concluso: «Resta la speranza che anche i vertici di Molise Acque decidano concretamente di partecipare al tavolo di concertazione voluto insistentemente da tutto il sistema, così sottoscrivendo l’accordo da tempo raggiunto, per il bene e per la sostenibilità del sistema idrico regionale e di tutti i molisani». Le voci sulla crisi del sistema, per Saluppo, sono «allo stato prive di fondamento».

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