Il video è diventato in brevissimo tempo virale sui social. Ma c’era da aspettarselo: nonostante i provvedimenti nazionali e regionali, l’emergenza cinghiali sembra senza fine.
Fernando Ciocca, un agricoltore, ha dato sfogo alla rabbia e alla disperazione di tanti suoi colleghi e ha chiamato alla mobilitazione. Stamattina, con un corteo che partirà alle 9 da San Giovannello a Campobasso per poi dirigersi verso il Consiglio regionale – dove è prevista la seduta dell’Assemblea legislativa – agricoltori e allevatori denunceranno una situazione diventata ormai intollerabile.
Raccolti in fumo e allevamenti obiettivo di attacchi continui: un danno economico incalcolabile per il settore primario della regione.
«Voglio mostrare al mondo intero cosa fanno i cinghiali – così Ciocca nel video – Campo di favino di circa quattro ettari da cui sicuramente non raccoglierò niente. Qua sono passati a centinaia – mostra indicando alla telecamera le condizioni in cui sono ridotti il terreno e le coltivazioni – Sono tre anni che “urlo”, facciamo manifestazioni, ma non è fregato niente a nessuno. La nostra politica – è l’atto d’accusa dell’agricoltore – ha fatto solo chiacchiere. I nostri sindacati qualcosa l’hanno fatta, sindacati di tutti i colori: si sono aumentati i compensi fregandosene di un mondo agricolo che sta morendo». La delusione degli agricoltori evidentemente non risparmia nessuno.
«Non possiamo più far mangiare i nostri animali nelle stalle» a causa dei cinghiali. Loro, i cinghiali, «mangiano e gli animali nelle stalle muoiono, di malattie e di fame. Ormai è una situazione impossibile». Le denunce, le richieste e il grido di dolore sollevati in questi anni, prosegue Fernando Ciocca, non hanno trovato sponda né in maggioranza né in minoranza. «Per questo ancora una volta il Comitato Allevatori ha fatto di testa sua e ha organizzato una manifestazione a Campobasso per l’8 aprile». Il raduno è, dunque, per stamattina alle 9, nel piazzale di San Giovannello di fronte al Centro del Molise. «Ci riuniremo tutti là e poi ci metteremo in marcia verso il Consiglio regionale. Stavolta – è l’appello – dobbiamo portare a casa dei risultati. Quindi vi invito tutti a partecipare, coi trattori o anche a piedi».

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