Il Molise rischia di pagare un prezzo molto alto nel settore dell’automotive. Quel che rischiano gli Usa però è il classico autogol.
Ne è convinto il presidente di Confindustria Vincenzo Longobardi che ha commentato all’Ansa Molise l’introduzione dei dazi da parte di Trump.
«L’America con l’applicazione dei dazi rischia un autogol. Adesso, in questo momento ci può essere un effetto di pancia, un po’ di panico, però successivamente potrebbe ritorcersi contro l’America», ha detto Longobardi a proposito della situazione venutasi a creare in Italia e in Molise all’indomani dell’entrata in vigore delle misure commerciali da parte del presidente americano.
«Trump ha applicato il concetto di dazio nello sbilancio del saldo commerciale con i Paesi esteri – prosegue Longobardi – Questo è il discorso della reciprocità, basata, appunto, su uno sbilancio.
Non è razionale perché vanno a colpire prodotti che loro in America non producono, come l’agroalimentare italiano, non hanno né capacità né forza lavoro per produrlo. Molti prodotti importati in America sono semilavorati per cui sicuramente avranno un aumento dell’inflazione».
Secondo il numero uno di Confindustria Molise, «è troppo presto per fasciarsi la testa. I fattori in gioco sono talmente tanti. Quello che sicuramente è più probabile è che il prezzo più alto lo paghino proprio gli Stati Uniti. In particolare, ampliando la prospettiva, Trump ha messo un gradino sotto tutti. Entrando in dettaglio, ai nostri competitor principali nell’automotive, l’ha messo molto più alto. La Cina ha dazi superiori rispetto ai nostri. Di conseguenza, i nostri prodotti alla fine potrebbero essere più competitivi. Non sono così convinto che potrebbe esserci un crollo nei consumi. Tutto dipenderà dall’elasticità della domanda».
Nell’agroalimentare, secondo Longobardi, potrebbe venirsi a creare una competizione interna con gli Stati Uniti. «Il vino molisano, ad esempio – aggiunge –, potrebbe entrare in teoria in concorrenza con quello californiano. Certamente è un quadro molto complesso. Bisogna essere attenti, vedere come reagiscono i consumatori».
Il settore più a rischio secondo il presidente di Confindustria Molise è quello dell’automotive che già versa in condizioni pesanti. «Nell’auto – conclude Longobardi – bisogna ripensare a come è stata strutturata la transizione Green».

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