È stato aggiornato al 30 settembre il tavolo tecnico istituito al ministero dello Sviluppo per risollevare la Ittierre da una pesante crisi economica. A darne notizia l’assessore regionale, Massimiliano Scarabeo. L’esponente del Pd, oggi, si è recato a Roma nonostante l’incontro fosse stato rinviato su richiesta del presidente della Ittierre, Antonio Bianchi. La notizia della nuova convocazione ha smentito tutte le indiscrezioni circolate che davano come data ufficiale il 10 ottobre. “La situazione della Ittierre resta delicata – ha detto Scarabeo – e al ministero ho ribadito la volontà di trovare una giusta soluzione, seppur rimarcando che la Regione è già impegnata, finanziariamente a sostenere l’azienda”. L’assessore ha spiegato che “il nuovo tavolo è stato fissato alla luce delle possibilità di ingresso di imprenditori sia italiani che internazionali, nel capitale sociale dell’azienda tessile di Pettoranello del Molise”.

Intanto sempre ieri il tribunale di Isernia ha nominato un commissario che dovrà monitorare la situazione economica della Ittierre fino al 26 novembre prossimo. È Sergio Ferreri, un commercialista di Venafro. Un atto dovuto dopo la richiesta di concordato depositata dal patron Bianchi. Il concordato certifica un debito di quasi 90 milioni. I dipendenti, circa 700, attendono ancora il saldo del mese di agosto e i fasonisti, piccoli imprenditori di tutta Italia, le spettanze pregresse per i lavori commissionati e realizzati da tempo. I fasonisti stanno manifestando davanti ai cancelli dell’ azienda con striscioni e cori. Chiedono la firma di un documento, da parte di Bianchi, che potrebbe sbloccare i pagamenti. ”All’interno dell’azienda – fanno sapere le Rsu – prosegue la produzione, ma solo per la linee ‘Galliano’ e ‘Pierre Balmain’. Con gli altri due marchi, ‘Scervino’ e ‘Ferrè’, l’azienda ha un contenzioso. Le due maison hanno denunciato la Ittierre per contraffazione di alcuni capi facendo avviare un’ indagine con relativi sequestri di capi già confezionati”. E proprio in merito ai sequestri c’è una nota di Tommaso Bianchi, figlio del presidente della Ittierre, che parla di “doppia vittoria giudiziaria per la Ittierre di Antonio Bianchi che ha ottenuto la restituzione dei capi posti sotto sequestro in seguito alle denunce per falso e truffa da parte delle maison Ermanno Scervino e Gianfranco Ferré, ex licenziatari per le linee Ermanno/Ermanno Scervino e GF Ferré”. Tommaso Bianchi parla di “vicenda chiarita” e sottolinea che “resta da capire perché le indiscrezioni che remavano contro la verità degli atti giudiziari, siano state fatte uscire proprio in piena settimana della moda”.

 

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