“L’abbattimento del 60% delle somme dovuta per tributi e contributi nell’area del Cratere va riconosciuto a tutte le aziende”. Lo scrive l’Associazione della piccola e media industria (Api) del Molise in una nota inviata ai parlamentari molisani del Pd, Laura Venittelli, Roberto Ruta, Danilo Leva ed al sottosegretario del Pdl Sabrina De Camillis in relazione alla problematica inerente i tributi e contributi sospesi nei Comuni del Cratere sismico.
L’Api stigmatizza “la grave ineguaglianza di trattamento tra cittadini ed operatori economici interessati che hanno ripreso i versamenti sospesi i quali non hanno beneficiato dell’abbattimento”. Nella nota l’Api torna ad evidenziare “come l’abbattimento del 60% delle somme dovute per tributi e contributi, il cui pagamento era stato sospeso per effetto delle varie norme che si sono succedute dalla fine del 2002 al 2008, poiché si applica soltanto alle somme non pagate, non tiene conto che per il periodo di sospensione 31 ottobre 2002 – 31 dicembre 2005 la restituzione era già iniziata dal 16 marzo 2006 nella formula delle 304 rate mensili. Ciò – sottolinea il presidente dell’associazione, Matilde Iosue – penalizza enormemente le aziende che hanno iniziato a versare diligentemente parte del debito, le quali non possono invocare l’abbattimento del 60% su quelle somme. Inutile evidenziare – conclude – la disparità di trattamento che ha fortemente danneggiato le aziende più diligenti e scrupolose, tra l’altro in una fase in cui è iniziata e si è poi aggravata la forte crisi economica che tutt’oggi non accenna a diminuire”.

 

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