Dopo la morte del piccolo Giulio, il bimbo di tre anni soffocato da una polpettina dell’Ikea, si moltiplicano le iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica sui rischi per i più piccoli.
L’ultima in ordine di tempo, organizzata dalla Società italiana di medicina di urgenza ed emergenza pediatrica, si è svolta ieri mattina su corso Vittorio Emanuele a Campobasso. Eloquente e significativo il titolo: “Una manovra per la vita”. Occasione per apprendere e comprendere le necessarie operazioni da compiere in caso di ostruzione delle vie aeree, a causa di un corpo estraneo.
“Nel bambino più piccolo, nel lattante – spiega Nunzio Cularocchio, pediatra -, il protocollo prevede che il genitore o chi per esso esegua una serie di pacche dorsali, si chiamano proprio così, ovvero, dei colpi che daremo nella regione interscapolare del lattante, per cercare di generare una compressione, quindi, in pratica, una sorta di tosse artificiale. Le manovre vanno eseguite dando cinque colpi sul dorso del bimbo, mentre lo stesso è sul nostro avambraccio che va poggiato su un piano rigido (in genere la coscia, a sua volta poggiata su un piano rialzato, come può essere una panca o una sedia). La testa deve essere bloccata con la mano e restare allineata all’asse del corpo. Dopo le cinque pacche dorsali, è necessario girare il bambino, adagiarlo su una superficie rigida e comprimere con due dita sullo sterno (tra le due mammelle) per altre cinque volte. Con la tosse artificiale che abbiamo provocato, se siamo fortunati e abbiamo eseguito bene le manovre, il bimbo espellerà il corpo estraneo. È necessario tuttavia – ribadisce il pediatra -, ancor prima di cominciare, chiamare il 118: se sfortunatamente non riusciamo nell’intento non potremmo poi andare avanti senza l’aiuto di un medico”.
Diverse le coppie di genitori, ma anche tante altre persone, che hanno preso parte alle dimostrazioni pratiche offerte dai pediatri e dai volontari.
Un evento – hanno ricordato gli organizzatori – reso possibile da quanti hanno aderito e ci hanno sostenuto: il Comune di Campobasso, il pastificio “La Molisana”, i Vigili del fuoco, i volontari di ‘Molise Emergenza’, l’Acesvo, i pediatri di famiglia e ospedalieri, gli infermieri e gli amici.