Crociata del governatore Paolo Frattura contro l’amministrazione delegato di Ferrovie dello Stato. La causa sta in alcune recenti affermazioni di Mauro Moretti sui treni minori per le quali il presidente del Molise ne chiede le dimissioni. “Il supermanager del servizio di trasporto ferroviario – afferma il presidente in una nota – non lascia spazio a fraintendimenti: ‘Ci sono infrastrutture non più utili a fare un servizio di qualità – sottolinea in una recente intervista – e che hanno costi eccessivi. Vale la pena, come per qualsiasi insediamento industriale, dismetterle’. Una cosa a Moretti va riconosciuta: la chiarezza. La chiarezza con la quale divide il Paese in zone che, a suo avviso, meritano servizi e in zone che non le meritano”. Chiarezza, per Frattura, ”con la quale Moretti dice ai piccoli territori: arrangiatevi, non siete utili e funzionali ai nostri investimenti”. “L’Italia, i suoi piccoli comuni, le sue piccole regioni – dice ancora il presidente del Molise – non meritano costruzioni di disparità. Se Moretti ci invita ad arrenderci e a gettare la spugna, sappia che non ci siamo. Moretti lasci, lui. È, questa, la nostra richiesta: sia rimosso come amministratore di Ferrovie dello Stato. Non c’è spazio in Italia per due tesi così distanti. Noi preferiamo quella europeista, quella ambientalista, quella a vantaggio esclusivo dei cittadini. La vertenza nazionale contro questa visione elitaria dei servizi la facciamo partire da qui, dal nostro piccolo Molise, con le sue linee ferroviarie abbandonate e dimenticate da troppe gestioni malamente illuminate. Non abbiamo voglia né intenzione di farci chiudere da nessuno. Noi e le nostre stazioni”.