Hanno fatto rumore le rivelazioni del pentito Schiavone. Ha sollevato il velo sul traffico di rifiuti spiattellando davanti a tutti come la camorra avveleni da decenni la Campania, ma anche il basso Lazio. E soprattutto il Molise. Un allarma che adesso raccoglie la polica. Domani sera, nonostante sia domenica, ci sarà una riunione urgente della giunta regionale per discutere di rifiuti tossici. “Su proposta mia e dell’assessore regionale all’ambiente Vittorino Facciolla – scrive Massimiliano Scarabo – il governatore Frattura ha convocato d’urgenza una riunione dell’esecutivo regionale per affrontare la delicata questione della paventata ipotesi dell’esistenza di rifiuti tossici anche in Molise dopo le dichiarazioni del pentito Carmine Schiavone. Solleciteremo chi di competenza ad effettuare accertamenti sulla tossicità dei terreni”.

Controlli che vengono invocati da più parti. Il consigliere regionale Salvatore Ciocca chiede “anche nella nostra regione – che è parte ormai acclarata del meccanismo assassino dei clan camorristici che fanno affari con i rifiuti – una verifica puntuale della situazione ambientale delle aree indicate, fin dal 1997, dal pentito di camorra”.

L’assessore Michele Petraroia va anche oltre: “Per avviare un’attività istituzionale coordinata di accertamento dei fatti riportati nelle dichiarazioni del collaboratore di giustizia, Carmine Schiavone, sul presunto interramento di rifiuti tossici nell’area al confine tra la provincia di Caserta e quella di Isernia, prospettiamo la costituzione di una sede di coordinamento presso la prefettura di Isernia che pianifichi interventi a più livelli con le diverse amministrazioni interessate, tesa a verificare la sussistenza di possibili rischi per le popolazioni locali”.

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