Scende in campo la procura distrettuale antimafia. L’ufficio coordinato da Armando D’Alterio ha avviato un’attività investigativa e per certi versi l’ha ottimizzata, poiché era già in corso. Dopo la divulgazione delle dichiarazioni rese nel 1997 dal pentito Carmine Schiavone sul presunto sversamento di rifiuti tossici in Molise, una nota del Palazzo di giustizia spiega: “La problematica, peraltro mai sottovaluta e che in passato è stata già oggetto di capillari indagini, sarà ulteriormente approfondita per dare risposte certe ai cittadini molisani ed al riguardo è stato attivato un coordinamento tra le Procure molisane per individuare le aree del Molise teatro del presunto sversamento di rifiuti tossici. Di fronte all’allarme ed alla preoccupazione che si sono diffusi nella collettività molisana, la procura distrettuale antimafia di Campobasso ha inteso agire subito per avere un riscontro certo rispetto alle dichiarazioni rilasciate dallo Schiavone nel 1997 e di recente desecretate. La gravità dei contenuti divulgati rende necessario intervenire con assoluta priorità e verificare eventuali episodi di inquinamento, nonché la sussistenza di possibili rischi per le popolazioni locali”.

Continua, intanto, la mobilitazione delle istituzioni locali. Il prefetto di Campobasso, Francescopaolo Di Menna, ha presieduto una riunione con i responsabili provinciali delle forze di Polizia per discutere della vicenda. “Rilevato che non risultano al momento accertati, per la provincia di Campobasso, episodi di smaltimenti illegali riconducibili alla criminalità organizzata – informa un comunicato della Prefettura – si è preso atto che, nel quadro delle attività normalmente svolte per il controllo del territorio, particolare attenzione è costantemente riservata, attraverso gli specifici servizi allo scopo predisposti, alla prevenzione e al contrasto degli illeciti ambientali. Inoltre, è stata espressa completa disponibilità a ogni utile collaborazione per il sostegno alle iniziative di monitoraggio e verifica che le amministrazioni e gli organi competenti riterranno di avviare sulla scorta delle rivelazioni del collaboratore di giustizia”.

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