Si è chiusa ieri, con la delibera di giunta regionale che prende atto delle dimissioni di Angelo Percopo da direttore generale dell’Asrem, la procedura di decadenza avviata nei suoi confronti dal commissario della sanità Paolo di Laura Frattura. Decadenza per la quale l’esecutivo ha stabilito che non ci sono i presupposti. La notizia che qualcosa al vertice dell’Asrem stava cambiando si era diffusa già dalla mattinata di ieri, probabilmente perché scadevano i termini per completare la procedura avviata dal commissario nel decreto 27 di fine agosto (lo stesso con cui Frattura non confermò la nomina di Carmine Ruta a soggetto attuatore dell’azienda sanitaria). La Regione ha mosso le sue contestazioni a Percopo, lui ha presentato le sue controdeduzioni. E anche, qualche giorno fa, le dimissioni. Il manager avellinese è stato protagonista di uno scontro acceso con l’allora commissario ad acta Filippo Basso. Che poi lo sospese dall’incarico, lasciandogli però (come prevede la legge) lo stipendio fino alla scadenza del contratto (giugno 2014) e la carica di commissario delle disciolte Asl. Poi è tornato in sella grazie al Tar, che – accogliendo l’istanza cautelare – ha bloccato a luglio la sua sospensione e affidato a Frattura il riesame della vicenda. Sempre ieri la commissione insediata dall’esecutivo per il vaglio delle domande da manager dell’azienda di via Petrella ha cominciato a lavorare. Le domande sono circa un centinaio. In tempi brevi arriverà il nuovo dg, fino alla cui nomina Percopo resterà per gestire l’ordinaria amministrazione.