A mezzogiorno il tribunale di Isernia ha comunicato il suo verdetto. Il giudice Battista ha accolto la richiesta di proroga al concordato preventivo in continuità presentata dall’amministratore della Ittierre, Giovanni Petrollini, dopo il suo insediamento. A questo punto l’azienda ha due mesi di tempo per presentare il piano industriale e quello concordatario al fine di scongiurare il fallimento. “Contestualmente – ha comunicato il dottor Petrollini – procederemo alla costituzione di una new-co col socio indiano Taff Kainth che entrerà col 50% delle quote”. Le parti si rivedranno a Pettoranello nelle prossime ore per definire gli ultimi dettagli, dopo la sottoscrizione di una lettera di intenti tra Bianchi e l’industriale a capo della Turkwoods. Intanto questa mattina in azienda i dipendenti si sono riuniti in assemblea per fare il punto della situazione. All’incontro hanno partecipato anche i territoriali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl. I lavoratori hanno chiesto alle sigle sindacali spiegazioni sugli ammortizzatori sociali convenendo che, al momento, è preferibile procedere con la cassa integrazione ordinaria per via delle garanzie fornite dall’Inps. La straordinaria, infatti, richiederebbe un iter burocratico di 4/5 mesi e le maestranze trascorrerebbero le festività natalizie senza alcun tipo di sostegno economico. E’ stata fatta chiarezza anche sui fondi complementari al momento congelati per la procedura concordataria. Trattandosi di creditori chirografari, i dipendenti hanno diritto ad ottenere entrambi i trimestri arretrati nel caso di omologazione del concordato anche se spetta all’azienda definire le modalità di versamento degli oneri previdenziali indicandone modi e tempi nel piano concordatario. Infine “sulla tredicesima – ha spiegato Francesco Di Trocchio, della Femca – da gennaio a settembre risulta congelata per la procedura concordataria. L’azienda erogherà i tre dodicesimi di ottobre, novembre e dicembre, in quota parte, ovvero in funzione delle ore prestate da ciascun lavoratore in servizio”. Intanto un altro marchio in licenza abbandona la Ittierre. Come riferisce il sito web MF Fashion “Balmain ha comunicato di aver rescisso in anticipo il contratto di licenza, siglato nel luglio 2011, per la linea giovane Pierre Balmain che teoricamente avrebbe dovuto restare in vigore fino alla fine del 2016. La casa di moda francese ha sottolineato in una breve nota ufficiale di aver assunto il pieno controllo della produzione e della distribuzione della linea uomo e donna”.

 

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