È bastato un lungo lavoro della Commissione Sanità della Conferenza delle Regioni, ieri sera, e oggi una riunione tra presidenti delle Regioni e delle Province autonome e assessori, durata un’intera giornata, per trovare l’intesa sul riparto del Fondo sanitario nazionale 2013 che per la prima volta vede l’introduzione dei costi standard nella sanità. La fretta l’ha messa anche il timore che i tagli del commissario straordinario alla spending review, Carlo Cottarelli, possano abbattersi sul Fondo sanitario; meglio fare presto, quindi, e trovare l’intesa per il riparto. Il Fondo ammonta in totale a circa 107 miliardi ma in realtà ne spartisce tra le Regioni solo 104,082 miliardi per il cosiddetto finanziamento indistinto. A questi soldi vanno infatti aggiunti 2,062 miliardi vincolati (di cui 1,510 per gli obiettivi del Piano sanitario nazionale 2013 e gli altri per varie voci dall’Aids all’esclusività, dalla medicina penitenziaria al superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari), 592,07 milioni sono vincolati per altri enti (Croce rossa, borse di studio per gli specializzandi, oneri contrattuali, Centro trapianti) e altri 267,51 milioni sono accantonamenti da ripartire successivamente in base ai meccanismi sanzionatori e premiali. E per evitare sperequazioni tra le Regioni (sono 8 quelle che nella proposta di riparto formulata dal ministero della Salute subivano tagli più o meno consistenti, soprattutto a causa del calo della popolazione dovuta al nuovo censimento), è stato trovato l’accordo per ripartire un “fondino” di perequazione di circa 420 milioni delle quote premiali per gli anni 2012 e 2013. Il riparto per la Regione Molise, in termini di soldi “è in linea con quello dello scorso anno. Siamo soddisfatti soprattutto per il lavoro e l’intesa raggiunta rapidamente tra tutte le Regioni”. Questo il commento del governatore Paolo Di Laura Frattura, al termine dei lavori della Conferenza Stato-Regioni. 

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