Non si placano le proteste sull’atto di riorganizzazione varato dall’Asrem. L’ex governatore Iorio incalza il successore Frattura, “non si può accontentare l’oste in ogni cantina visitata” afferma. Boccia il mancato coinvolgimento del Consiglio regionale e dei cittadini. E striglia anche i suoi: “Il centrodestra – dice – elabori una sua proposta e apra il confronto”. Dalla giunta regionale Scarabeo ribadisce: “Il patto con i cittadini di Venafro va rispettato”. L’ex assessore Vitagliano invece dichiara: “Il riordino è una sfida difficile che impone la rinuncia agli interessi di campanile”.

E pure dal territorio continuano ad arrivare i no all’atto varato dall’Asrem. L’associazione ‘Cuore Molisano’ che raggruppa i cardiopatici del Basso Molise scende in campo contro la chiusura dell’emodinamica al San Timoteo, così come previsto dal recente piano di riorganizzazione sanitaria. Il presidente, Liberato Di Felice, lo scorso anno è stato il protagonista di uno sciopero della fame, durato una settimana e della raccolta di oltre 6 mila firme inviate al presidente della Repubblica per protesta contro la chiusura pomeridiana e notturna dell’emodinamica nell’ospedale di Termoli. Ora, davanti al possibile “taglio” del servizi, i cardiopatici si mobilitano. “L’emodinamica nell’ospedale San Timoteo rappresenta la salvezza per chi soffre di cuore e per coloro che, pur non affetti da patologie ad esso collegate, vengono colti da improvviso infarto – ha spiegato Di Felice -. È un punto di riferimento per l’intera popolazione del Basso Molise ed è in grado di salvare la vita. In caso di chiusura, non sarebbe mai possibile per un infartuato raggiungere il Cardarelli di Campobasso vivo”. L’associazione ha convocato per domani, 7 gennaio, alle ore 10 una conferenza stampa per illustrare le iniziative contro lo “stop” del servizio al San Timoteo di Termoli. “Soprattutto con il declassamento del Vietri a poliambulatorio – ha proseguito Di Felice – l’Emodinamica assume un ruolo cardine per il litorale e le aree frentane. Non si può chiudere”. Intanto è unanime la presa di posizione contro tale taglio. Dallo stesso San Timoteo sono diversi gli interventi dei medici contrari a tale provvedimento. Il cardiologo e presidente del Consiglio comunale di Termoli Alberto Montano, su Facebook, scrive: “si correggano alcuni errori grossolani di questo piano ora presentato, come la soppressione dell’emodinamica al San Timoteo che sguarnisce una vasta area geografica e impedisce ad oltre un terzo della popolazione molisana di avere garanzie di assistenza adeguata e tempestiva nelle forme di cardiopatia ischemica acuta e si vada avanti con serietà e senso di responsabilità nei confronti del Molise”.

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