“Ho già inoltrato all’ufficio di sorveglianza del Tribunale dei Napoli e al ministero della Giustizia, che gestisce le pratiche di detenzione in località protetta dei pentiti, la richiesta di ascoltare il pentito Carmine Schiavone per sapere l’esatta collocazione delle sostanze tossiche”. Lo ha dichiarato il leader dell’Italia dei Valori Antonio Di Pietro riferendosi agli scavi in corso a Venafro per trovare e rimuovere eventuali rifiuti tossici interrati in Molise dalla Camorra negli anni ‘90. “La realtà emersa dalle rivelazioni del pentito Carmine Schiavone è inquietante – ha proseguito Di Pietro -: anche il sottosuolo del Molise, da anni, è stato sfruttato come discarica per sotterrare rifiuti nocivi. Si tratta di sostanze tossiche per la salute dei cittadini e per l’ambiente. Su questa vicenda occorre tenere alta l’attenzione e fare al più presto piena luce perché ad essere in gioco è la sicurezza degli abitanti molisani”. Il presidente onorario dell’Idv ha ringraziato il Corpo forestale e i Vigili del fuoco per il loro “incessante lavoro di ricerca, andato avanti anche ieri fino a notte fonda, volto ad individuare le zone contaminate. Noi dell’Italia dei Valori abbiamo seguito questa vicenda sin dal primo momento. Siamo davanti ad uno scenario che potrebbe avere dei risvolti ancor più gravi di quelli annunciati e non c’è un minuto da perdere”. Per Di Pietro i cittadini hanno il pieno diritto di conoscere la verità.

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