L’annullamento da parte del Tar delle elezioni regionali in Piemonte, e quindi la decadenza di giunta e Consiglio – su cui la parola finale dovrà però essere pronunciata dal Consiglio di Stato – ha un precedente con quanto è accaduto poco più di un anno fa (era l’ottobre del 2012) in Molise, quando le redini della Regione erano tenute da Michele Iorio (centrodestra). Ma diversamente da allora, oggi per il Piemonte la decisione arriva piuttosto in ritardo, come ha sottolineato il governatore in carica Roberto Cota, che si è chiesto: ‘Ma in quale Paese del mondo dopo quattro anni vengono annullate le elezioni?’. Nel caso del Molise, allo stesso modo del Piemonte, la giustizia amministrativa ha acceso i riflettori – a fronte di quattro ricorsi, poi ridottisi a tre – su alcune irregolarità nella presentazione delle liste, decretando il ritorno alle urne a un anno dalla consultazione elettorale del 16 e 17 ottobre 2011. È bene però ricordare che in quell’occasione Iorio si impose sul candidato di centrosinistra, Paolo Frattura, grazie a poco meno di mille voti, circostanza che in qualche modo favorì l’innescò dei ricorsi dello sfidante – Iorio era il governatore uscente – che vennero accolti dal Tar del Molise il 17 maggio 2012, decretando così l’annullamento del voto, che fu poi confermato dalla sentenza della V Sezione del Consiglio di Stato il 29 ottobre dello stesso anno. In verità il Molise non è nuovo a casi di annullamento delle elezioni, visto che anche nel 2000 la giustizia amministrativa aveva messo la parola fine a un’altra giunta, quella presieduta da Giovanni Di Stasi (centrosinistra), che anche in quel caso si era affermato per pochissimi voti (circa 900) battendo proprio Michele Iorio. E anche in quell’occasione furono i giudici della V Sezione di Palazzo Spada a confermare il verdetto di annullamento delle elezioni emesso dal Tar del Molise, l’1 marzo 2001. Tempi più ‘stretti’, si dirà, come del resto hanno evidenziato oggi tanti addetti ai lavori degli enti locali e della politica in genere, a cominciare dal primo inquilino di Palazzo Chigi.