“Non mi pare ci sia bisogno di aggiungere altro cemento in Italia, quando c’è gran parte di essa da recuperare, da restaurare, da rimettere in piedi”. Vittorio Sgarbi a Isernia parlando dell’Auditorium Unità d’Italia dove ha presentato il suo libro ‘Il Tesoro d’Italia’ su invito del sindaco, Luigi Brasiello, ha spiegato così i suoi passati e pessimi giudizi sull’opera. L’iniziale critica di Sgarbi alla struttura, progettata per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, “prendeva avvio da un principio generale – ha detto -. Il paramento di pietra che lo ricopre lo rende più gradevole rispetto a quello che avevo visto qualche anno fa, quando era una scatola di cemento”. Brasiello ha chiesto a Sgarbi di “aiutarlo affinché l’Auditorium diventi una risorsa per la città”, lui ha condizionato il suo sostegno a un progetto già proposto, ma non ancora avviato, al sindaco di Prato e legato al Museo Pecci. Una sorta di “gemellaggio” tra le due strutture per fare anche dell’Auditorium di Isernia un centro di arte contemporanea.

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