“Di Pietro è il padre putativo di Berlusconi, se non ci fosse stato lui Berlusconi non sarebbe mai entrato in politica”. Lo ha detto Vittorio Sgarbi dal palco dell’Auditorium di Isernia dove era invitato a parlare della funzione che “la politica deve svolgere in difesa della cultura, della civiltà e della bellezza”. Antonio Di Pietro ha aggiunto: “È il simbolo della barbarie. Al di là della sua funzione di poliziotto contro la corruzione, quello che non gli posso perdonare è di essere stato uno di quegli amministratori che ha distrutto la Cultura, intesa come cultura della politica: ovvero essere qualcuno o qualcosa, avere ideali e idee fondate su principi che sono culturali”.
A stretto giro di posta è arrivata la replica dell’Idv, per voce del segretario Nazionale Ignazio Messina. “Caro Sgarbi – le parole di Messina -, Antonio Di Pietro è stato l’eroe di mani pulite e senza di lui e senza i magistrati del pool non solo Berlusconi, ma i tanti berluschini sarebbero impuniti! Piuttosto ci sarebbe da capire perché Sgarbi non si scandalizzi del fatto che un condannato con sentenza definitiva continui a tenere banco sulla scena politica nazionale invece di scontare, come qualsiasi altro cittadino, la pena inflittagli. Ma tanto Sgarbi è Sgarbi. Per noi di Idv la legalità è vera cultura della politica, per lui evidentemente, cultura politica è l’arte di sfuggire alla legge”.