Prima il tavolo tecnico in Prefettura a Campobasso poi un’affollata e tesa assemblea dei precari del post sisma. Sarà una settimana lunghissima per i 218 tecnici assunti all’Agenzia di Protezione civile in seguito al concorsone del 2012.

Al Palazzo del Governo la riunione convocata dal prefetto Francescopaolo Di Menna è servita a mettere Regione, parlamentari, sindacalisti e comitato tutti intorno ad un tavolo e a scoprire le carte. Terminata la riunione, una certezza e una solida indiscrezione. Il prefetto e il suo capo di gabinetto Laura Scioli informeranno il governo nazionale, su cui deputati e senatori molisani sono in pressing. Questa la certezza. L’indiscrezione, che poi ha trovato conferma alla Biblioteca Albino, riguarda il ‘tramonto’ dell’idea di procedere ad un nuovo concorso. Che ‘farebbe fuori’ automaticamente tutti i 218 professionisti. D’altro canto le risorse rimaste per il personale della ricostruzione (stanziato in base alla delibera Cipe del 2011) basterebbero – secondo le stime del vertice dell’Agenzia – per prorogare i contratti per 120 giorni.

Nel pomeriggio il confronto alla biblioteca provinciale. Oltre al senatore Ruta, a confrontarsi con i lavoratori sul piede di guerra sono andati il consigliere delegato alla Protezione civile Salvatore Ciocca, il direttore dell’Arpc Emidio Mastronardi e il governatore Paolo Frattura. Il parlamentare del Pd ha proposto di provare a trovare risorse aggiuntive nel dl alluvioni. Certo, resta il grande rebus del Patto di stabilità. Che riguarda anche i fondi impegnati dalla giunta Frattura con due Apq (da 90 e 38 milioni). Sfumature differenti, anche di tono, oltre che di contenuti fra Ruta e Ciocca. Poi però la quadra e la sintesi si trovano. Sarà un’azione congiunta, parlamentari-Regione, quella da mettere in campo per salvare “il maggior numero di lavoratori possibile”.  

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