Nebbia, monti familiari, le insegne inequivocabili: San Pietro Infine, Venafro e Isernia.
Terra di Molise, dove Ballarò ha cercato l’altra faccia delle preferenze. Questa ‘faccia’ è innanzitutto quella di Aldo Patriciello, eurodeputato di Forza Italia eletto a Strasburgo a suon di preferenze appunto. Dal centrodestra alle regionali le ha spostate al centrosinistra di Paolo Frattura, con cui condivide la provenienza politica. ‘Aldo e i suoi fratelli’ a Venafro, con un gioiello di famiglia, il Neuromed. Marzia Maglio prosegue il viaggio, arriva a Campobasso. E trova il traffico davanti a Palazzo Vitale. O i capannelli al cancello del Consiglio regionale. Vincenzo Niro, presidente dell’Assise, inciampa sui costi. Delle sedi in fitto, dei gruppi (14, tantissimi monocellulari) e delle indennità.
Il Molise altra faccia delle preferenze, il Molise del ‘socialismo reale’, che sostiene l’economia, datore di lavoro di centinaia di persone. Marzia Maglio si ferma a Primo Piano Molise per capire meglio il sistema delle partecipate. Le aziende che direttamente (perché la Regione è nel capitale) o indirettamente (perché, ad esempio, è intervenuta con fidejussioni milionarie) sono state tenute in piedi con i soldi dei contribuenti. E ora, fatalmente, sono in crisi. Massimo Romano, leader di Costruire democrazia, chiosa: le società fallivano e i privati si arricchivano. Infine, autostrada e aereoporto? Il solito miraggio…