Il Tavolo Massicci ha espresso l’ennesimo giudizio negativo sul piano operativo della sanità in Molise. La struttura interministeriale che vigilia sull’andamento del piano di rientro dal deficit ha elencato una serie di criticità e di mancati adempimenti da parte del Molise e ha anche annunciato di voler chiedere al governo il commissariamento dell’attuale commissario della sanità, incarico che da quasi un anno è affidato al governatore Paolo Frattura. Il tavolo Massicci ha certificato un deficit sanitario in Molise di 330 milioni di euro al 31 dicembre 2012.
Sul caso non si è fatto attendere il parere del governatore Frattura. Affiancamento e condivisione di Agenas e Regioni benchmark: così il presidente della Regione dice basta al muro contro muro.
“La partita per una sanità garantita ai cittadini per qualità dell’offerta e sostenibilità dei costi non può essere giocata in una contrapposizione continua tra Tavolo tecnico e struttura commissariale. Per primi noi chiediamo il supporto di riferimenti qualificati e organizzati che ci aiutino a concludere il ridisegno già avviato del nostro servizio sanitario regionale, un tavolo di affiancamento e partenariato con cui confrontarsi per il raggiungimento degli obiettivi fissati dal piano di rientro: il pareggio dei conti entro la fine del 2015 e un’offerta sanitaria di qualità accessibile a tutti i cittadini molisani”.
Il governatore sull’esito della verifica dei piani operativi 2013-2015 spiega: “Noi siamo preoccupati, seriamente preoccupati che il rigore e la qualità messi in campo per il risanamento dei conti, rigore e qualità che caratterizzano i programmi operativi presentati, non siano stati adeguatamente valutati. Un commissariamento, come proposto dal Tavolo tecnico, non comporterebbe altro che l’annullamento di ogni contraddittorio: ci ritroveremmo un commissario che produce atti in linea con le indicazioni ministeriali, ma non rispondenti alle istanze e alle esigenze dei cittadini e del territorio”.
Per il presidente Frattura un rischio lontano, “perché – rimarca -, è la Presidenza del consiglio dei ministri la sola titolata a decretare un commissariamento”.

 

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