Una stretta di mani agli operai impegnati a lavorare nello stabilimento. Poi, Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fiat, si è fermato a parlare con i dirigenti. Lo stabilimento non chiuderà, ha detto il manager piombato a Rivolta del Re in elicottero e a sorpresa. Visite lampo, sempre nello stesso tour dell’ad, anche a Melfi e Pratola Serra.
A Termoli Marchionne ha girato in lungo e in largo l’azienda. “Lo stabilimento ha fatto una bella impressione – ha detto il segretario regionale di Fim-Cisl Mascolo -, i dipendenti altrettanto. L’amministratore ha rassicurato i lavoratori stringendo la mano di ognuno e ha dichiarato che Termoli avrà lavoro per il futuro. La Fim è soddisfatta di questa inedita occasione sperando in un imminente futuro”. Dello stesso avviso il coordinatore della Uil-Uilm, Antonio Di Pardo: “È arrivato a sorpresa, ha girato per le linee produttive. Ho sempre sostenuto che tutto si guadagna sul campo. Su Termoli gli investimenti ci saranno. Da qui a qualche mese, agli inizi di maggio la Fiat dovrebbe lanciare il nuovo Piano industriale e Termoli potrebbe avere un ruolo non da poco. Qui ci sono tutte le condizioni per investire. Se parte il Suv che sarà assemblato a Melfi, noi faremo i motori per cui le proiezioni sono buone”.