Ventidue episodi di autolesionismo, sette tentati suicidi, 15 ferimenti, otto colluttazioni, 80 scioperi della fame, 15 rifiuti di vitto e terapie mediche, sei danneggiamenti. Sono le cifre che raccontano il 2013 nelle carceri del Molise, che ospitano circa 430 persone rispetto alla capienza regolamentare di circa 350 posti letto, diffuse dal Sappe. “Le cifre raccontano una tensione detentiva costante nelle carceri del Molise – sottolinea il segretario generale Donato Capece – nelle quali è solamente grazie all’encomiabile professionalità, spirito di servizio e abnegazione dei poliziotti penitenziari se i disagi e disservizi sono contenuti”. Il sindacato torna a proporre con urgenza “un nuovo ruolo per l’esecuzione della pena in Italia, che preveda circuiti penitenziari differenziati per i tossicodipendenti, il lavoro obbligatorio in carcere, l’espulsione dei detenuti stranieri ed un maggiore ricorso alle misure alternative”. Capece sottolinea infine l’importante ruolo svolto dagli agenti di custodia. “Nonostante l’insostenibile, pericoloso e stressante sovraffollamento – sottolinea – i Baschi azzurri della penitenziaria in servizio in Molise credono nel proprio lavoro, hanno valori radicati ed un forte senso d’identità e d’orgoglio, e ogni giorno in carcere fanno tutto quanto è nelle loro umane possibilità per gestire gli eventi critici che si verificano quotidianamente. Per questo abbiamo chiesto al Dap interventi urgenti e concreti per il Molise”.