Massima attenzione da parte del governo sull’Italia “minore”, il Mezzogiorno, le aree svantaggiate e le piccole Regioni “che rischiano di essere penalizzate da riparti basati esclusivamente sui numeri di alunni e studenti, in una logica che premia solo le aree metropolitane e i territori più forti”. Queste le richieste che verranno formulate dall’assessore regionale all’Istruzione, Michele Petraroia, al ministro Stefania Giannini, nel corso di un incontro con le Regioni in programma nel pomeriggio a Roma per esaminare i punti critici del sistema scolastico nazionale.
“Il Molise – si legge in una nota a firma di Petraroia – è riuscito ad adottare un Piano di dimensionamento scolastico dopo anni di assenza di programmazione e di proroghe, portando da 82 a 54 le istituzioni scolastiche. Ma è in itinere l’elaborazione di una proposta di legge sul diritto allo studio che mira a coordinare meglio le presenze delle scuole sul territorio in un’ottica di innovazione digitale, di messa in sicurezza degli edifici scolastici, di potenziamento dei servizi agli studenti e di integrazione di sistema tra università, formazione professionale, formazione permanente, educazione per gli adulti e sbocchi occupazionali. L’impegno regionale di modernizzazione normativa e raccordo con Comuni, Province, rappresentanze sindacali, studenti e con i diversi operatori del sistema formativo necessita di essere sostenuto da una programmazione nazionale che risponda al dettato costituzionale e intervenga a tutela del diritto allo studio, garantendo parità di opportunità tra i ragazzi di Firenze, Roma e del più piccolo borgo del Molise”.

 

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