In merito al tema dell’innalzamento del contenuto del succo di frutta nelle bibite analcoliche, al centro del prossimo consiglio regionale, c’è da registrare anche una nota di Coldiretti Molise.

“La battaglia di verità e di trasparenza contro le speculazioni delle bieche lobby industriali, a danno degli interessi dei consumatori e dei produttori italiani vede nelle norme e regolamenti europei la linea di fuoco più incandescente. Chiediamo alle amministrazioni comunali, provinciali e regionali di prendere posizione per rimuovere un atto, della XIV Commissione Politiche europee della Camera dei deputati, che definisce di autentica arroganza nei confronti dei legittimi diritti alimentari per bocciare l’emendamento alla Legge europea 2013, finalizzato ad innalzare la percentuale minima di frutta nei succhi e bevande analcoliche dall’attuale 12% al 20%. Una misura che è nell’interesse dei consumatori e dei produttori italiani, ma dobbiamo prendere atto che le più bieche lobby industriali sono, per il momento, riuscite ad avere il sopravvento sulla logica della salute e della qualità. La decisione del Parlamento getta nella più assoluta prostrazione i produttori di frutta, soprattutto del Meridione, e danneggia i consumatori italiani, in particolare i bambini, che avrebbero diritto ad alimenti di qualità superiore. Con l’aumento al 20% del contenuto minimo di frutta nelle bevande analcoliche, prodotte e commercializzate in Italia, 200 milioni di chili di arance all’anno in più sarebbero bevute dai 23 milioni di italiani, che consumano bibite gassate. L’Italia, con il primato europeo nella qualità e sanità degli alimenti, ha il dovere di essere all’avanguardia nella battaglia per cambiare norme che sono difese, in Europa, solo dalle grandi lobby industriali”.

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