L’innalzamento del letto dei fiumi, negli ultimi anni, ha determinato innumerevoli disastri idrogeologici.
Col tempo, infatti, sabbia, ghiaia, tronchi d’albero divelti, rifiuti si sono depositati sul fondo, costringendo talvolta i corsi d’acqua a deviare il proprio tragitto naturale.
Il Volturno, nel tratto molisano, presenta diverse criticità, in special modo in territorio di Sesto Campano dove l’acqua in alcuni tratti scorre praticamente sulla stessa superficie dei campi circostanti.
La Provincia di Caserta, negli ultimi mesi, in territorio di Ciorlano, è già intervenuta, rimuovendo la ghiaia che giaceva sul fondo ed innalzando con lo stesso materiale, gli argini.
In Molise, nonostante le sollecitazioni che si sono susseguite negli anni, si attende ancora l’intervento delle istituzioni preposte perché, in caso di piena, i rischi sono notevoli non solo per i campi ubicati a ridosso del Volturno, ma anche per i centri abitati che sorgono in prossimità del letto del fiume.
L’allarme è stato lanciato da residenti ed agricoltori della zona preoccupati per eventuali forti piogge o per l’ulteriore innalzamento delle acque derivante dallo scioglimento delle nevi sui monti della zona.
Oltre al rischio per l’incolumità delle persone, c’è apprensione per
una eventuale esondazione che metterebbe a repentaglio l’equilibrio biologico della zona.
E’ dunque necessario intervenire in modo rapido ed efficace affinché il Volturno (col suo tesoro inestimabile in termini di flora e di fauna) non rappresenti più una minaccia ma una risorsa per l’intero territorio.
L’opera di dragaggio, ormai, non sembra essere ulteriormente rinviabile.